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Approvazione risoluzione precari regionali, il commento di Blasioli

da Redazione

blasioli

“Ringrazio il Consiglio che ha espresso una volontà unanime a stabilizzare, ora bisogna farlo in tempi celeri”

REGIONE – “Impensabile che i precari della Regione Abruzzo che hanno maturato il diritto alla stabilizzazione in base ai requisiti della Madia bis dovessero aspettare oltre, come lo è che l’Ente perdesse professionalità capaci di velocizzare le procedure e garantire efficienza alla macchina amministrativa”, commenta il consigliere regionale PD Antonio Blasioli l’approvazione all’unanimità della risoluzione di cui è stato promotore sui precari dell’ente e presentata dal gruppo Pd il 4 marzo scorso.

“Una buona notizia che risolleva le sorti di tante famiglie che attendevano una decisione positiva – rimarca Blasioli – per cominciare a programmare la propria vita. Ringrazio il Consiglio Regionale che ha sposato in pieno la nostra premura di dare una risposta concreta a questo argomento, che ora auspichiamo abbia una conclusione in tempi brevi. Sono certo che gli uffici del Personale della Regione possano effettuare immediatamente, se non lo hanno già fatto, considerato che parliamo di una risoluzione presentata il 4 marzo, una ricognizione del personale precario che avendo lavorato per almeno tre anni abbia maturato le condizioni per una stabilizzazione. Si tratta, come detto, di professionalità che ricoprono ruoli fondamentali, persone formate dalla Regione, che ormai da tre anni stanno lavorando in una condizione, quella appunto della precarietà, che non permette loro scelte di vita e non concede una stabilità a lungo immaginata.

Le premesse per agire ci sono tutte, voglio infatti ricordare che la Legge n. 8 del 2020 ha modificato la Madia, spostando il termine entro cui maturare i tre anni di lavoro al 31 dicembre del corrente anno. Con questa risoluzione la Regione afferma oggi una volontà chiara a procedere e ci auguriamo che lo faccia celermente per adottare tutte le procedure possibili senza dover interrompere i contratti, sapendo che il Piano del fabbisogno del personale 2019/2021 all’art. 10 bis già prevedeva questa possibilità ma che ad oggi la situazione è piuttosto ferma. Continuerò a seguire la procedura che mi auguro che ora possa avere tempi più spediti”.

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