Per l’ennesima volta la nostra interrogazione in Consiglio comunale dell’Aquila sulle cosiddette casette post sisma (quante, come e dove sono? che intenzioni ha l’amministrazione in merito?) è stata rinviata. Presentata il 4 maggio scorso, dopo varie sollecitazioni era stata finalmente calendarizzata all’ordine del giorno del Consiglio comunale a luglio per essere rinviata, incredibilmente, per “complessità”. Chiaramente nessuna risposta scritta pervenuta, nonostante il regolamento del Consiglio comunale preveda che venga fornita entro dieci giorni dalla richiesta.
Oggi, stesso copione, anzi peggio: l’onorevole-assessore all’urbanistica D’Eramo non si è nemmeno presentato in aula per impegni romani. È da tempo che chiediamo a Luigi D’Eramo di scegliere. L’Aquila non può permettersi un assessore a mezzo servizio; all’urbanistica poi! Tra l’altro viene il sospetto che oggi non abbia voluto esporsi alle critiche sulla sottrazione dei fondi del masterplan per l’Abruzzo che il suo governo sta mettendo in atto.
Quanto all’interrogazione, è evidente a questo punto l’imbarazzo dell’amministrazione su una questione spinosa, su cui all’interno della stessa maggioranza ci sono come noto posizioni molto diverse. Una questione su cui evidentemente è meglio non esporsi da parte di un’amministrazione in perenne clima da campagna elettorale.
La sorte dei manufatti temporanei realizzati a seguito del sisma del 2009 è strategica nell’elaborazione del PRG, argomento praticamente scomparso dal dibattito pubblico cittadino. Non si tratta solo di dimensionamento abitativo, ma di decidere se riconoscere il paesaggio naturale ed agricolo, soggetto da tempo a pesanti pressioni antropiche, come bene comune e patrimonio collettivo da tutelare.
Del resto quest’amministrazione non chiarisce ancora dove vuole portare gli uffici comunali e sfugge persino al confronto sulla localizzazione del nuovo istituto scolastico Cotugno!
Nel sottrarsi con tanta arroganza al confronto sulla pianificazione del territorio, la Giunta e l’assessore D’Eramo in particolare mostrano totale disattenzione e mancanza di rispetto non solo nei confronti del consiglio comunale ma della città intera che da anni aspetta un indirizzo in questo senso. Torniamo a chiedere che l’onorevole assessore scelga il proprio ruolo e che in questa città si torni a parlare di come pianificare e gestire un territorio complesso che merita un’attenzione a tempo pieno.
foto dalla pagina Facebook di Cimoroni
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter