Ad Arcangelo venne dato, come da tradizione, il nome del nonno paterno. Quest’ultimo era il “sarto” del paese. Nel 1907 la famiglia Cascieri decise di emigrare e si stabilì a East Boston (zona storica di Boston che fu la destinazione dei primi immigrati italiani ed in particolare abruzzesi).
Qui il piccolo Arcangelo imparò a leggere e scrivere. Ma ben presto fu necessario che abbandonasse gli studi per aiutare, con il lavoro, la famiglia. A 13 anni andò a lavorare presso una fabbrica di scarpe. Ma a tempo perso Arcangelo dava sfogo alla sua grande passione scolpire ( eccelleva nel lavorare il legno) e disegnare.
Poi l’incontro con Johannes Kirchmayer, intagliatore e scultore, nato in Germania e successivamente emigrato negli Stati Uniti. Questi rimase stupito dalle capacità del giovane abruzzese e riuscì a convincere il padre a sostenerlo negli studi. Così Arcangelo, a 16 anni, seguì Kirchmayer e si formò alla sua scuola. A 21 anni il giovane si iscrisse alla “Boston Architectural School” e successivamente conseguì la laurea in Architettura presso la “School of Fine Arts” dell’Università di Boston.
Insegnò per alcuni anni nel Connecticut e nel Massachusetts. Nel 1937 fu chiamato a dirigere la “Boston Architectural School”. Qui Cascieri compì una sorta di “miracolo” portando l’Istituto, sino ad allora oscuro e quasi sconosciuto, ad eccellere a livello nazionale.
Alla “Boston Architectural School”, dove insegnarono su base volontaria centinaia di professori, si formarono migliaia di studenti. Ma saranno le creazioni artistiche a fissare il nome di Cascieri nella storia dell’arte. In particolare la sua capacità di scolpire e lavorare il legno venne ritenuta straordinaria.
Ancora oggi, da molti, la sua arte, in tal senso, è ritenuta insuperabile. Citare tutte le sue opere sarebbe impossibile e allora eccone solo alcune: “Worl War I Memoria” a Bellau Wood in Francia; “Worl War II Memorial” a Margraten in Olanda; realizzazioni importanti nelle Cattedrali di “Most Holy Redeemer” a Corne Brook in Canada e a “St. John Evangelist” a Spokane; ancora la “National Basilica of the Immaculate Conception” e la “National Cathedral” a Washington; “Mary Chapel” del “College of the Holy Cross” di Worchester. Ricevette innumerevoli ed importanti riconoscimenti da varie associazioni. In particolare va ricordato, per la motivazione, quello assegnatogli dalla “General Alumni Association” della Università di Boston: “ Il poeta con il martello”.
Tutt’ora è ricordato con convegni e borse di studio a lui dedicate. In particolare la sua geniale arte è ricordata alla Boston Architectural Center dove a lui è dedicata la sala conferenze e dove annualmente si tiene un evento a lui dedicato. Un libro su di lui, che ne descrive perfettamente la grandezza, “Arcangelo Cascieri: Teacher, Sculptor, Architect, Poet, Philosopher” l’ha scritto nel 1982 Eve Valentine. Arcangelo Cascieri aveva sposato il 19 settembre del 1943 Eda Di Biccari. Quando morì, nel gennaio del 1997 a a Lexington nel Massachusetts, il “New York Times” lo ricordò come “il decano della scultura”.
(a cura Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”)
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