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Area di risulta: per il PD l’amministrazione Mascia è senza idee

da Redazione

PESCARA – Il CG Moreno Di Pietrantonio, il VCG Enzo Del Vecchio,  il Cons. Florio Corneli del gruppo consiliare del PD al Comune di Pescara replicano con un comunicato stampa alle dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore Atonelli sul tema della riqualificazione delle aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria. Si legge nella nota dei consiglieri di opposizione:

E’ sempre più evidente che l’amministrazione Mascia, nonostante l’elaborazione e l’approvazione di un programma di mandato, manchi di una visione e di una idea razionale sui grandi temi della Città.
Ultima in ordine di tempo l’estemporanea dichiarazione fatta questa mattina dall’Assessore all’Urbanistica, Antonelli, nel corso dei lavori della Commissione Grandi Infrastrutture, quando ha comunicato che è intenzione dell’amministrazione cittadina di affidare lo studio di una possibile sistemazione dell’area di risulta ad un non meglio precisato professionista il cui compito sarà comunque quello di escludere nella nuova previsione la presenza di una struttura polifunzionale del tipo biblioteca-mediateca.
Ancora una palese dimostrazione di come l’amministrazione Mascia operi nella più totale confusione di idee se a distanza di circa tre anni dal suo insediamento non abbia ancora individuato il percorso ma soprattutto le scelte insediative da collocare nell’area di risulta.
Eppure l’11 di febbraio del 2010 il Sindaco Mascia sottoscriveva con il Presidente della Regione Chiodi e con gli altri Sindaci dei capoluoghi di provincia abruzzesi un accordo con la BEI – Banca Europea per gli Investimenti – un protocollo di intesa denominato “JESSICA” con il quale si incaricava la stessa BEI di realizzare lo studio per la sistemazione delle aree di risulta.
Il progetto redatto dalla BEI prevedeva per l’area di risulta quanto segue:
Tre parcheggi interrati su una superficie complessiva di 41.100 mq;
Un parcheggio a raso di 13.000 mq;
Il terminal bus a raso per 6.000 mq;
Un edificio a servizio del terminal bus per 1.500 mq;
Un paro attrezzato di 36.000 mq;
Edifici direzionali per una superficie utile lorda di 26.400 mq;
Piazza e percorsi pavimentati per 19.000 mq;
Viabilità per 13.714 mq;
Accanto a queste funzioni, si ipotizza di realizzare due altre opere: un teatro e un’arena scoperta.
Tutto finito miseramente e senza che il Consiglio comunale sia mai stato informato di quanto stesse accadendo, peraltro in una prospettiva urbanistica in palese contrasto con quanto previsto da quelle norme di PRG volute proprio dall’amministrazione di centrodestra.
Allo stato attuale non è difficile ipotizzare che il Sindaco Mascia, incapace di prefigurare una visione organica e strategica dello sviluppo di quell’area centrale della Città, insegua ogni possibile chimera suggeritagli con l’unico risultato di un trascorrere del tempo senza che questo porti una benchè minima soluzione realizzativa.
Non va al riguardo trascurato e dimenticato che il Consiglio Comunale di Pescara, con due diversi atti deliberativi, n. 120 del 1.8.2008 e n. 147 del 6.10.2008, sorretti dal contributo emendativo dell’allora opposizione, dettava specifici indirizzi per la sistemazione dell’area di risulta, in linea con le indicazioni fornite dal PRG, potendo disporre di un quadro di certezze delle cose da insediarvi: parcheggi, verde, teatro e biblioteca-mediateca (si allega la planimetria) e dall’altro di uno studio economico che facesse salve le preoccupazioni circa un affidamento gestionale a privati di lunga durata.
E proprio in linea con questi indirizzi che la Giunta Comunale con deliberazione n. 1187 del 20.11.2008 approvava il progetto preliminare per la realizzazione della biblioteca-mediateca.
Con l’insediamento della nuova amministrazione si sono persi progetti e programmi con l’unica prospettiva, purtroppo per la Città di Pescara e per quanti attendono una definitiva scelta sul destino delle aree di risulta, che l’amministrazione Mascia continuerà, come ha sin qui fatto, a far correre il tempo in inutili ed infruttuose chiacchiere.

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