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Area verde lungo il parco fluviale di Teramo a Florence Nightingale

da Redazione

consiglio direttivo opi teramo

In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere è stato inaugurato il giardino “Florence Nightingale” alla fondatrice dell’assistenza infermieristica

TERAMO – Il 12 maggio si celebra a livello mondiale la Giornata Internazionale dell’Infermiere. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo, come ogni anno, ha celebrato la ricorrenza che quest’anno si è arricchita di un evento significativo: l’intitolazione di un’area verde lungo il parco fluviale di Teramo a Florence Nightingale, considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.

Alla cerimonia sono intervenuti, oltre al presidente dell’OPI Teramo, Cristian Pediconi, il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, il vescovo della diocesi di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi, la consigliera comunale Graziella Cordone (di professione infermiera), la dirigente delle professioni sanitarie della Asl di Teramo, Giovanna Michela Pace, e l’infermiera dell’ospedale “Mazzini” di Teramo, Federica Delli Compagni, la quale ha raccontato la propria testimonianza di donna e lavoratrice impegnata in prima linea nella lotta alla pandemia causata dal Covid 19. Ad assistere alla cerimonia, oltre a numerosi giornalisti, anche i componenti del Consiglio direttivo dell’OPI Teramo e tanti colleghi.

“Ringraziamo il sindaco e l’intera amministrazione comunale che, dietro nostra richiesta inoltrata circa un anno fa, hanno deciso di intitolare un’area del parco fluviale di Teramo a Florence Nightingale, che noi ricordiamo nell’anniversario della sua nascita – ha dichiarato il presidente dell’OPI Teramo, Cristian Pediconi – Un ringraziamento speciale, in questa giornata, va ai nostri colleghi. Veniamo da più di un anno di pandemia durante il quale, tra mille difficoltà, gli infermieri hanno continuato a dimostrare cosa significa fare questo lavoro. Un periodo in cui abbiamo ascoltato tanti encomi, tante belle parole, siamo stati addirittura chiamati eroi – ha aggiunto il presidente Pediconi – Però noi vogliamo essere trattati come professionisti da tutte le istituzioni, 365 giorni l’anno. C’è il timore, infatti, che passata la fase emergenziale si torni nel dimenticatoio. Dobbiamo vigilare perché ciò non accada e pretendiamo di sedere a tutti i tavoli istituzionali dove si discute il futuro della sanità. Il Patto per la salute ha istituito la figura dell’infermiere di prossimità, o di famiglia, però va riorganizzato il sistema sanitario, perché se diciamo che i bisogni dei cittadini vanno soddisfatti sul territorio, ma abbiamo una visione organizzativa ancora ospedalocentrica, difficilmente si potrà rispondere in maniera mirata”.

Considerazioni a cui si aggiungono quelle del vicepresidente dell’OPI Teramo, Andrea Fini: “Gli infermieri ci sono sempre stati, non solo nell’ultimo anno di pandemia. L’intitolazione del giardino a Florence Nightingale è un gesto concreto nei nostri confronti per il quale ringraziamo il Comune di Teramo. Concretezza che, purtroppo, manca ad altri livelli politici e dirigenziali. Noi conosciamo bene la centralità della professione infermieristica nell’assistenza sanitaria – ha concluso il vicepresidente Fini – e lo conferma anche uno studio europeo secondo il quale, all’interno delle unità operative, con un minor numero di infermieri aumenta il rischio di mortalità”.

A margine della cerimonia, l’OPI Teramo ha assegnato il premio intitolato allo storico presidente Riccardo D’Ignazio: una borsa di studio del valore di mille euro alla miglior tesi di laurea in Scienze Infermieristiche. Sono risultati vincitori per le edizioni 2019 (saltata lo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria) e 2020 Fabiola Iustini e Alessandro Berardinelli.

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