Aria Nostra ribadisce il suo no alle centrali a biomasse

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Preoccupazione per la conferenza dei servizi del 7 febbraio prossimo in cui si potrebbe dare il via  all’impianto a Villa Rosa di Martinsicuro

COLONNELLA (TE) – Il  Comitato Aria Nostra in un comunicato esprime la  sua  preoccupazione per la conclusione dell’iter dell’autorizzazione della grande centrale a biomassa di Villa Rosa di Martinsicuro. Infatti la  prossima conferenza dei servizi, prevista per il prossimo 7 febbraio potrebbe essere l’ultimo atto della procedura che trasformerebbe irrimediabilmente il volto della città turistica.Recita la nota:

Si tratta del più grosso impianto della Provincia di Teramo e determinerà sicuramente un peggioramento dell’ambiente circostante e, in particolar modo, della qualità dell’aria. Il progetto della Edima Energie srl, presentato al Comune di Martinsicuro nel 2010, chiede la realizzazione di una centrale a biomasse in via delle Messi a Villa Rosa: un impianto di 10,53 megawatt alimentato a legna vergine e alcol etilico, nonché gas naturale come combustibile di supporto. Una vera e propria centrale termoelettrica che nulla a che vedere con la possibilità di riduzione delle emissioni di CO2 o altri inquinanti.Se approvato, è ovvio che la presenza della centrale potrebbe scoraggiare gli investimenti turistici nella zona di Martinsicuro e danneggiare le attività esistenti con probabile perdita di posti di lavoro. E’ inoltre probabile una consistente svalutazione degli immobili nell’arco di qualche chilometro.

Il Comitato Aria Nostra ha già iniziato una imponente raccolta firme per dire NO alla eccessiva concentrazione (almeno 10 autorizzate e/o richieste di autorizzazione) di questo tipo di centrali tra i comuni di Martinsicuro, Colonnella e Controguerra. A pochi giorni dell’avvio dell’iniziativa, sono state raccolte già centinaia di firme, a dimostrazione che la popolazione locale non condivide il progetto.

Nonostante l’amministrazione comunale di Martinsicuro si sia espressa negativamente sulla centrale, esiste la possibilità che la Regione e la Provincia autorizzino ugualmente l’impianto. In tal caso, i dirigenti e la classe politica responsabile di tale atto amministrativo, dovranno assumersi le loro responsabilità di fronte alla cittadinanza.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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