Rugby

Arnold Anthony Galiffa, la storia di un campione di football americano

Condividi

Arnold Anthony Galiffa. Fu cadetto a “West Point”. I suoi genitori erano emigrati da Sant’Egidio alla Vibrata in provincia di Teramo

SANT’EGIDO ALLA VIBRATA – Arnold Anthony Galiffa nacque a Donora, in Pennsylvania, il 29 gennaio 1927, da Nazzareno Galiffa e Maggiora Meco (1893-1984). Il padre, Nazzareno Galiffa, nacque a Sant’Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo, il 1 maggio del 1883. Emigrò alla ricerca del “sogno americano” nel 1905. Giunse ad “Ellis Island” sul piroscafo “Konigin Luise”. Trovò lavoro a Donora in Pennsylvania. Quattro anni dopo tornò in Abruzzo e sposò Maggiora Meco. I due lasciarono, definitivamente, Sant’Egidio alla Vibrata ne 1914. Sbarcarono ad “Ellis Island” dal piroscafo “Patria”. Nazzareno e Maggiora ebbero oltre a Arnold Anthony altri sei figli: Frank (1915-1978), Michael (1916-1999), Warren Vincent (1919-2003), Roman (1920-1982), Arthur (1921-2009) e Ida (1922-2005). Nazzareno Galiffa morì nel 1961 (per un’altra fonte nel 1965) a Donora in Pennsylvania. Maggiora Meco morì nel 1984 a Donora.

Arnold Anthony Galiffa visse nella famosa valle di Donora, in Pennsylvania, vicino agli stabilimenti della “United States Steel Corporation”. Già al liceo emersero le sue notevoli capacità atletiche. Vinse 12 medaglie e fece parte di due squadre “All-Pennsylvani”. Tutto questo richiamò l’attenzione di vari allenatori. Entrò a “West Point” nella squadra dell’esercito e ottenne 11 importanti medaglie nel football, nel baseball e nella pallacanestro. Fu il “quarterback” della squadra di football e il capitano della squadra di basket. Nel suo primo anno di corso portò la squadra di football a classificandosi al quarto posto nazionale. Arnold fu nominato, nel 1949, in cinque squadre “All-American” . Al momento del diploma gli furono consegnati tre trofei della “Army Athletic Association”: uno come cadetto per aver reso il servizio più prezioso all’atletica durante la permanenza a West Point, uno come capitano di basket più estroverso e uno come giocatore di football più valido del 1949. Nel 1950 giocò nella partita East-West a San Francisco. Nel 1983 Arnold fu inserito nella “National Football Hall of Fame” e nel marzo 1990 nella “National Italian Sports Hall of Fame”. Arnold si laureò nel giugno del 1950 e sposò la sua fidanzata di sempre Margaret “Peggy” Perdock (nata in Pennsylvania il 19 maggio del 1927 – figlia di John e Mary Cosko – ebbe quattro fratelli, John, Steve, Paul e Michael Perdok; e una sorella – Ann Pellegrini – morì, aveva 77 anni, il 21 agosto del 2004 a Palm Beach in Florida) che gli diede tre figli: Deborah, Joanie e Thomas. Arnold, come molti altri della classe del 1950, partì per la guerra in Corea. Arnold fu assegnato, come capo plotone, alla Terza Divisione di Fanteria. Ricevette una stella di bronzo e fu menzionato dalla stampa per aver lanciato una bomba a mano alla distanza record di 75 metri in combattimento.

Nel 1953 lasciò l’esercito. Fu contattato da Vince Lombardi l’allenatore dei “New York Giants”. Arnold giocò quattro anni di football professionistico: un anno con i “New York Giants”, un’altro con i “San Francisco Forty-Niners” e due anni nel “Canadian Football League”. Arnold e Peggy tornarono in Pennsylvania nel 1955. Per i successivi 23 anni, Arnold lavorò per la “United States Steel” dove fu promosso a supervisore della sicurezza e fu responsabile del la demolizione dell’intero stabilimento di Donora. Il terreno che costeggiava la maggior parte dell’intera città e il fiume Monongahela fu poi donato alla città di Donora per essere utilizzato come parco industriale. La lunga strada, da un capo all’altro della città, si chiama, in suo onore, “Galiffa Drive”. Nel 1964 Arnold si trasferì a Chicago nell’ufficio legale della “United States Steel”. Nel 1975 fu nominato rappresentante degli affari pubblici di “United States Steel” per l’area del Midwest centrale. Arnold fu generosamente attivo in numerose attività civiche e di beneficenza. Fu membro del Consiglio comunale di Donora per sette anni e presidente per un anno. Fu membro della Camera di Commercio dell’Illinois, dell’Associazione del Commercio e dell’Industria di Chicago e dell’Associazione dei Produttori dell’Indiana. Fece parte del Comitato del Governatore dell’Indiana per lo studio dei problemi dei rifiuti solidi. Fu direttore della “Union League Club” di Chicago ed attivo nella “Union League Foundation for the Boys’ Club”. Nel marzo 1978, ad Arnold fu riscontrato un cancro al colon. Dopo sei mesi di malattia, morì il 5 settembre 1978.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter