L’AQUILA – Promuovere e diffondere linguaggi fondati sulla sinergia e sulla creatività. L’associazione di promozione sociale Monolocale Produzioni unisce professionalità nell’ambito teatrale, creativo e cinetelevisivo. Fondatori sono Daniele Coscarella, Emanuela Panatta e Dario Tacconelli: sulla base di esperienze collettive e collaborazioni in molteplici settori creativi, portano avanti una ricerca che punta a creare connessioni tra le diverse forme artistiche. Per questo Monolocale è una delle sei compagnie teatrali del progetto nazionale “Ciascuno a suo modo”, patrocinato dal Comune di L’Aquila, ideato dall’associazione Oltre le parole (www.teatrocivile.it) con la direzione artistica di Pascal La Delfa. Il progetto fa incontrare Pirandello con l’esperienza delle “biblioteche umane”.
Nell’epoca delle opinioni espresse e brandite compulsivamente, nel tempo dei like facili, il testo di Luigi Pirandello “Ciascuno a suo modo” è di una sorprendente attualità. Scritto e andato in scena esattamente cento anni fa, oggi il copione è al centro di un originale itinerario artistico e sociale sostenuto dal Ministero della Cultura – Progetto speciale extra Fus. Pirandello scrisse quest’opera dopo l’incontro con Jacob Levi Moreno ideatore dello psicodramma ed essa contiene chiari influssi moreniani, non soltanto il nome della “signora Moreno” dato a uno dei personaggi.
La riscrittura dell’opera è affidata al giovane e pluripremiato drammaturgo e regista Liv Ferracchiati (vincitore proprio in questi giorni del premio Le maschere del teatro 2024). “Il centro tematico dell’opera pirandelliana è – spiega Ferracchiati – il reciproco influenzarsi della realtà e dell’arte. La mia riscrittura si incentra sulla coppia, reale e di finzione, e la storia viene poi raccontata da personaggi-narratori che danno voce alla pluralità originaria. Mi affascina molto il rapporto tra arte e realtà. Spesso ci si sofferma su come la vita sia di ispirazione all’arte, ma quanto l’arte influenza la vita?”.
Il progetto è in fase di avvio, oltre che a L’Aquila, in sei città di altrettante regioni con i professionisti di diverse compagnie teatrali: lo stesso testo è portato in scena contemporaneamente da Oltre le Parole a Roma, Compagnia Ex-Novo a Fano, Compagnia STA a Prato, Compagnia Monolocale a L’Aquila, Teatro dei Fliaci a Cosenza, I vetri blu ad Agrigento.
Accanto alla messa in scena di “Ciascuno a suo modo” rivisto da Ferracchiati, su ognuno dei territori si svolgerà una sperimentazione che punta sul rapporto tra attore/narratore e spettatore/uditore; nella modalità, si ispira alle human library nate un quarto di secolo fa in Danimarca come risposta a gravi episodi di razzismo per sfidare stigma e stereotipi: le “biblioteche umane” – gente comune di ogni provenienza sociale, economica e culturale, autoctona e non – saranno volontari disponibili, proprio come un libro aperto, a raccontare storie e luoghi attraverso il filtro del proprio vissuto. In una società dove la velocità rischia di triturare esperienze e contesti, questa modalità di narrazione implica un ascolto profondo e permette di far circolare storie, idee e visioni destinate altrimenti a disperdersi.
L’intuizione di connettere le human library al testo pirandelliano si deve a Pascal La Delfa, attore e regista, da decenni impegnato nel teatro in ambito sociale, presidente di Oltre le parole e direttore artistico del progetto: “In un’epoca di social, è necessario che il teatro ritorni ad essere catalizzatore di incontri, di scambi, di contaminazioni: che torni a raccontare, a tu per tu, piccole storie uniche e sorprendenti. Ci fa piacere che l’iniziativa, che punta sul potere della narrazione e sulle relazioni, oltre al contributo del MiC stia raccogliendo adesioni e sostegni anche da enti, istituzioni e realtà locali, nei diversi territori coinvolti”.
Anche i luoghi del progetto saranno non convenzionali: non teatri, ma ogni luogo in cui l’umanità possa organizzare uno spazio scenico per raccontarsi e in cui gli spettatori occasionali siano invogliati a fermarsi. Si comincia a L’Aquila il 12 e 13 ottobre. Tappa finale sarà Agrigento a fine dicembre: un omaggio alla città capitale italiana della cultura 2025, nel segno del suo più illustre rappresentante.
Monolocale sta raccogliendo le adesioni dei volontari che all’Aquila vogliono partecipare al progetto come “libri viventi”: chi desidera candidarsi può visitare questa pagina: https://www.teatrocivile.it/ciascuno-a-suo-modo. I/le dieci narratori/narratrici prescelti/e avranno la preziosa opportunità di formarsi – il 25 e 26 settembre – con gli attori professionisti della compagnia Monolocale. Per portare poi a tutti le loro storie.
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