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Arrivata la draga al porto canale di Pescara

da Donatella Di Biase

PESCARA – Ieri mattina è arrivata la draga dell’impresa Nicolaj al porto canale di Pescara: gli addetti del mezzo hanno subito iniziato a effettuare lo scandagliamento dei fondali per verificare esattamente lo stato di insabbiamento dello scalo in ogni punto del canale. Nel frattempo è stata sistemata la condotta per il trasporto dell’acqua dolce necessaria per lavare i detriti che verranno prelevati e per lunedì mattina, 7 febbraio, è atteso l’arrivo dal Belgio dei responsabili dell’utilizzo del macchinario trasportato per il trattamento dei fanghi. Dunque già lunedì o al più tardi martedì 8 febbraio, ha  annunciato ieri   il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici, Armando Foschi , inizieranno materialmente le prime operazioni di dragaggio per i primi 2mila metri cubi, mentre nel frattempo sono già partite le operazioni di somma urgenza per ampliare gli interventi sino alla copertura di una somma pari a 4milioni 400mila euro.

Foschi, che ieri mattina  ha effettuato un sopralluogo sulla banchina sud del porto canale, sino al molo di levante per verificare lo stato del dragaggio, ha sottoilineato:

la visita a Pescara del Provveditore delle Opere pubbliche Interregionali Lazio-Abruzzo-Sardegna Donato Carlea  ha senza dubbio dato un nuovo impulso e un’accelerata all’avvio dell’intervento che dai 500mila euro iniziali disponibili per dragare appena 2mila metri cubi di sabbia, a fronte del riconoscimento dello stato di emergenza del porto canale di Pescara e della sua parziale interdizione al transito, ha fatto salire il fondo disponibile a ben 4milioni 400mila euro complessivi, con lo stanziamento straordinario di 1milione 900mila euro da parte del Provveditorato e di altri 2milioni di euro Fondi Fas annunciati dalla Regione Abruzzo proprio nel corso del vertice straordinario con l’ingegner Carlea.

Ora sarà il Commissario Goio a dover guidare la fase dell’emergenza adottando le procedure di somma urgenza previste dalla situazione, ma nel frattempo stamane è arrivata finalmente anche la draga dell’impresa Nicolaj che lo scorso giugno si è aggiudicata l’appalto: accesi i motori, i responsabili dell’azienda hanno iniziato le operazioni di scandagliamento dei fondali, verificando i punti in cui in effetti ci sono appena 3 metri di profondità, e, al tempo stesso, la situazione della banchina di levante dove i fondali sono di 5 metri. Il problema è però che le imbarcazioni non riescono ad arrivare all’ormeggio di 5 metri perché all’ingresso del porto ci sono delle vere ‘montagnole’ di sabbia in cui le navi rischiano di incagliarsi. Le operazioni odierne, che proseguiranno nella giornata di domani, consentiranno ora di disporre di una mappatura aggiornata della situazione dell’insabbiamento lungo tutto il porto canale.

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