Rinnovo dell’ organizzazione ARTA con una gestione più efficiente del personale
PESCARA- Diverse novità organizzative sono in arrivo all’ARTA Abruzzo a conclusione di una serie di trattative con la Regione e le organizzazioni sindacali, come l’approvazione regionale del nuovo Regolamento che sostituisce quello in vigore dal 2008. Le modifiche riguardano essenzialmente l’organizzazione interna delle competenze e la dotazione organica: i Dirigenti scenderanno da 34 a 30 e le Unità Organizzative da 65 a 50, nell’ottica del risparmio economico e dello snellimento delle procedure.
Questi cambiamenti saranno accompagnati tra l’altro dalla sperimentazione del “Protocollo applicativo per la gestione del sistema premiante aziendale anno 2012”, sottoscritto dalla Direzione e dai sindacati sia per la Dirigenza che per il Comparto.
Grazie all’accordo raggiunto potremo ‘testare’ il sistema delle performance già nell’anno in corso, stando al passo con i numerosi enti pubblici nazionali che, come l’ARTA, sono alle prese con la prima applicazione della legge Brunetta per la valutazione delle prestazioni individuali e organizzative.
sottolinea il Direttore generale Mario Amicone.
Dal mese di luglio all’ARTA sono entrate in vigore anche nuove regole per gli orari di servizio ed è stata centralizzata la rilevazione elettronica delle presenze, che è ora interamente gestita dall’Ufficio Personale della sede centrale anziché dai Distretti provinciali.
Con questo passaggio di competenze , come ha spiegato il Direttore Amicone,si avrà il vantaggio di un numero inferiore di addetti alla gestione delle risorse umane e di un maggiore controllo del personale impiegato nelle strutture periferiche, anche grazie all’introduzione di criteri operativi uniformi.
Un’altra intesa importante è stata raggiunta con i rappresentanti sindacali della Dirigenza per la liquidazione del saldo dei premi di risultato spettanti ai Dirigenti per l’anno 2007 e del 30% di acconto delle somme riferite alle annualità 2008-2010: annosa questione che rischiava di generare contenziosi piuttosto salati per l’ente.