Pescara

Arte e relazioni sociali: tantissimi a guardare la realtà di Hirakawa come fosse una fiction

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Noritoshi Hirakawa – “Before we get this far” mostra  a cura di Massimiliano Scuderi dal 18 luglio al 14 settembre nella Fondazione Zimei in Via Aspromonte, 4 – Montesilvano

MONTESILVANO (PE) – Una vera folla di intenditori, curiosi, estimatori ha assistito alla performance di teatro danza che ha segnato la fine del lavoro in residenza di Noritoshi Hirakawa nella Fondazione Zimei di Montesilvano e, contemporaneamente è essenziale per l’inizio della mostra di video e foto istallazioni “Before we get this far” che aprirà ai visitatori martedì 18 luglio e resterà aperta fino al 14 settembre all’interno della Fondazione.

Circa 150 spettatori hanno assistito a una narrazione di momenti quotidiani, di azioni forti e drammatiche, in un intrecciarsi di intimità fisica, di emozioni e vita quotidiana. “Questo lavoro” spiega Noritoshi “è nato e cresciuto qui in Fondazione ed è rivolto ai cittadini pescaresi e abruzzesi, come tutto il mio lavoro è incentrato sui rapporti tra le persone, sono interessato al fatto che spesso le persone sono sconnesse dalla realtà e non la vivono se non attraverso i mezzi di informazione e come questo possa trasformare alcune circonstanze.

L’esperienza alla Fondazione Zimei è stata veramente unica perché questa Fondazione ha un’atmosfera familiare ed è collegata con il territorio e con la sua cultura e comunità locale e quindi per me è stata un’occasione importante stare qui e partecipare alla sua vita quotidiana”.

Anche Massimiliano Scuderi, Direttore artistico della Fondazione, sottolinea il rapporto tra la realtà e l’individuo “tutti i presenti, per buona parte della performance, sono stati spettatori indiretti attraverso i sette monitor posizionati qui nel parco della Fondazione di avvenimenti che accadevano realmente alle loro spalle. Una fruizione protetta, schermata, anonima e meno intensa, come fosse una fiction.

Una situazione paradossale che però deve farci riflettere, e il lavoro di Noritoshi fa proprio questo, provoca una riflessione e cerca un cambiamento, prova a scardinare quelle che sono le sovrastrutture sociali e culturali che regolano i rapporti tra le persone Hirakawa infatti costruisce delle situazioni, sottoforma di danze o performance, che spiegano il comportamento umano in termini di interazione tra stati mentali e situazioni sociali immediate. In particolare, attraverso le azioni e i comportamenti dei suoi interpreti, scardina i luoghi comuni e i tabù legati alla sfera intima o al rapporto con il corpo e la nudità..”

Hirakawa è un esponente di primo piano sulla scena internazionale dell’arte contemporanea e i suoi lavori sono stati esposti in oltre 300 occasioni in musei, centri d’arte e gallerie in tutto il mondo, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Istanbul, la Biennale di Santa Fe, il Museo Modern Kunst di Francoforte, il Centro Pompidou a Parigi, il Museo PS1 di New York tra gli altri. Ha lavorato con artisti in altri campi, come poeti, musicisti, coreografi e architetti, oltre a presentare i suoi lavori al Das TAT di Francoforte, al Danse Montpellier, alla Fondation Cartier di Parigi e presso l’Università di Toronto.

La mostra di Hirakawa nasce dalla collaborazione della Fondazione Zimei con l’ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, il Mibact e la Regione Abruzzo ed è co-prodotta dalla Fondazione Zimei insieme al gruppo e-Motion.

Con la mostra di Hirakawa si chiude per questo anno la stagione delle residenze artistiche internazionali alla Fondazione Zimei, un progetto che ha visto la presenza di alcuni tra i maggiori esponenti della scena artistica contemporanea tra i quali ricordiamo Peter Fend.

Una nuova stagione di residenze ed esposizioni vedrà impegnata la Fondazione nel 2018.

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