PESCARA – Dopo il successo con l’Empoli, il Delfino smentisce le critiche con i risultati, un pò sulla falsa riga del successo con il Varese.
Il tecnico Di Francesco ha espresso grande soddisfazione per il temperamento mostrato e per la continua ricerca di gioco dal basso, che dopo un primo tempo un pò “sofferto” anche grazie alla vivacità a centrocampo degli avversari, ha pagato nella ripresa, sulla scia dell’entusiasmo per la rete in apertura con Bonanni.
Sull’ esultanza rabbiosa del centrocampista biancoazzurro esprime la sua opinione e svela il perchè degli allenamenti a porte chiuse. Senza un attimo di sosta con la testa alla prossima sfida casalinga contro l’Albinoleffe, squadra in ripresa dopo i due successi di Crotone e in casa in rimonta con il Padova e che viaggia a metà classifica.
I ragazzi mi hanno dato una grande soddisfazione sotto il punto di vista del temperamento, dopo una prestazione dove potevamo fare sicuramente meglio come quella a Torino, in particolare dopo essere andati in vantaggio.
Ho ritrovato anche un pò di gioco ed è la nota più importante di questa gara. Ho rivisto la squadra che piace a me quello che ho chiesto anche prima di questa partita è di giocare palla terra, di cercare la triangolazione. Magari siamo arrivati spesso al cross e non siamo arrivati a concretizzare la mole di gioco creata anche nel primo tempo.
Però ho rivisto la squadra che ricercava il gioco dal basso è questa per me è stata la soddisfazione più grande di oggi. Ci sono state 4-5 triangolazioni nel secondo tempo. Raramente vedo squadre giocare ad alto livello per 90 minuti, c’è anche la squadra avversaria, una squadra che ha ricercato di tenere la palla a terra, poi ci può stare l’errore.
La sofferenza dei primi 30-35 minuti … non abbiamo sofferto più di tanto, abbiamo concesso un paio di palle gol, anche se rispetto ad altre volte siamo stati meno incisivi e meno bravi nel palleggio. Dopo siamo cresciuti e abbiamo fatto vedere diverse cose interessanti, la squadra mi è piaciuta sotto tanti punti di vista.
Sull’esultanza rabbiosa di Bonanni e l’allenamento a porte chiuse è servito? Giocare a porte chiuse non è scaramanzia sicuro, c’era una logica in questo per nascondere, per non dare vantaggi alla squadra avversaria. Devo dire che in tanti hanno ugualmente indovinato la formazione per cui da ora in poi senza che mi sto tanto preoccupare… siete stati bravi a trovare la formazione che mandavo in campo perchè ho visto che in tanti l’hanno indovinato. Ho provato delle soluzioni su calcio da fermo, sia il 4-4-1-1 che il 4-3-1-2 poi alla fine ho deciso chi mandare in campo e in base a quello il modulo più adatto. Volevo creare un’attenzione maggiore nella squadra e non “tensione” come molti hanno frainteso.
Bonanni a Pescara mi dà l’impressione che come tanti negli anni è amato e odiato, certi atteggiamenti anche a me non piacciono, la squadra va incitata fino alla fine. Le critiche, i mugugni non fanno bene al ragazzo. Forse ha detto qualche parola di troppo ma è quel giocatore che può determinare da un momento all’altro l’esito della partita. Il suo sfogo posso capire e non capire, non lo giudico è legato un pò alle sensazioni che un giocatore vive dentro in quel momento. Io personalmente non lo avrei fatto ma siamo liberi di agire come vogliamo, l’importante che poi ognuno si prende le sue responsabilità.
In questa squadra deve cercare di giocare a calcio senza ascoltare la gente che magari delle volte preferirebbe i lanci lunghi ai fraseggi e i mugugni. Per me non esiste buttare un pallone….
Per i playoff? Abbiamo preso punti in più in cascina, è ovvio che dobbiamo essere ambiziosi per fare il meglio possibile. Dal Pescara voglio ancora di più, ho una sola partita in testa in questo momento, l’Albinoleffe. Giocheremo sicuramente per vincere e vincendola magari faremo qualche altro discorso…
Vorrei più continuità nel rendimento della squadra. Dopo Varese abbiamo giocato sotto le nostre aspettative. Dopo questa gara ho detto di non esaltarci più di tanto perchè non dobbiamo giocare sottovalutando l’impegno.
Giocare dopo pochi giorni? Penso ci ha fatto bene perchè è servito a dimenticare subito Torino ed evitare una settimana intera di critiche da parte della stampa e non ci avrebbe fatto bene. Questo successo con l’Empoli è come se ci avesse fatto superare un esame di maturità di Torino. Per sabato in dubbio Zanon e Cascione ma li convoco lo stesso per mettervi in difficoltà nel prospettare la formazione titolare…