“La pandemia ci costringe a buttare il vecchio e ci spinge al progresso, con nuove opportunità. Digitalizzazione, Abruzzo fanalino di coda”
PESCARA – Nel corso del’assemblea generale dell’associazione degli industriali, che si é tenuta lo scorso 7 luglio, il presidente Silvano Pagliuca si è rivolto agli associati presenti e ai tanti che assistevano in diretta video, con parole di speranza e progetti concreti da attuare subito. “É arrivato il momento di dare spazio a valori come il futuro, quello dei nostri figli, costantemente fino ad oggi sacrificato al presente con elevati costi sociali”.
“La pandemia ha prodotto una recessione globale -ha continuato Pagliuca– ora è arrivato il momento di rimettere al centro l’essere umano, e di dare forza alla parola speranza. Mai avremmo immaginato cosa il 2020 ci avrebbe riservato: più di 34 mila vittime nel nostro Paese e quasi 500 mila morti ad oggi nel mondo. Questa esperienza ci ha fatto scoprire quanto siano importanti previsione, progettualità, competenze, l’occuparsi per tempo delle procedure da attivare, evitando improvvisazioni a disastri già accaduti”. E ancora, “è obbligatorio trasformare la crisi in opportunità, e per questo è necessaria una risposta rapida da parte delle molte aziende tradizionali che dovranno adeguare la propria organizzazione a un mondo sempre più digitale. Purtroppo, nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società della Commissione europea 2020, l’Italia è nelle retrovie, 25esima su 28 Paesi. E l’Abruzzo è addirittura penultimo in Italia, peggio di noi solo la Calabria. Bisogna accelerare la trasformazione intervenendo su quattro leve fondamentali: struttura organizzativa, cultura e competenze, processi e strumenti, ecosistema”.
Sono stati mesi di sofferenza, e di paura, che hanno portato ad una pesante crisi economica e in cui il Paese ha pagato la sua inadeguatezza sotto diversi profili. Ma ora l’esperienza deve confluire in una chiara strategia per riprogettare il Paese, un’occasione da non perdere.
“Dobbiamo individuare delle linee strategiche in grado di attivare il volano dell’economia per tutti. Evitare la distribuzione dei finanziamenti a pioggia che consentirebbe di risolvere i problemi solo per qualche mese. Ripartire da dove eravamo sarebbe grave, micidiale e imperdonabile. La pandemia favorirà con il suo processo doloroso l’innovazione e il progresso, costringendoci a buttare il vecchio per un nuovo sicuramente migliore. Da questo punto di vista, la recessione può essere una fonte di opportunità per gli innovatori –ha affermato Pagliuca- ora abbiamo un’occasione unica per riprogettare il Paese, perché una crisi spinge con forza le organizzazioni a creare rapidamente esperimenti, vedere cosa succede e sperimentare ancora. Questo processo di sperimentazione consente il proliferare positivo di nuovi e diversi pensieri: fallire velocemente, apprendere e andare avanti”.
Per il presidente degli industriali, la nuova parola d’ordine è senza dubbio collaborazione. “Se ci sarà un’Europa forte -ha sottolineato- ci potrà essere solamente in una logica di cooperazione fra gli stati dell’Unione. Le prime risposte avute dai Paesi europei sono andate solo, sterilmente, verso la difesa dei propri confini. Di contro, noi, all’interno dei nostri confini, abbiamo assistito ad una risposta di grande solidarietà di tanta brava gente, donne e uomini, infermieri, medici, forze dell’ordine, imprese e lavoratori che hanno mandato avanti le attività indispensabili per il funzionamento del Paese, mentre la maggior parte degli italiani restava in sicurezza”.
Ora agli italiani occorrono risposte concrete. “Sfideremo la politica senza visione, sfideremo i burocrati che non conoscono i danni che la loro inerzia provoca sulle imprese e sui cittadini, sfideremo le istituzioni che non avranno la capacità di innovarsi e cambiare per trattare il cittadino e le imprese come clienti e non più come utenti. Abbiamo bisogno di un Governo deciso e che navighi con una rotta ben precisa per portare la nave fuori dalla tempesta -ha conclusoil presidente –al Governo diciamo di fare presto, a noi stessi invece, diciamo: facciamoci trovare pronti e con le idee chiare per quando sarà il momento di utilizzare le risorse economiche, sicuramente importanti, che arriveranno”.
Durante l’assemblea di ieri, il direttore generale Luigi Di Giosaffatte ha esposto i numeri di Confindustria Chieti Pescara, richiamando l’attenzione sull’impegno profuso in piena emergenza Coronavirus. A sostegno delle imprese, ma anche del territorio. Circa 270 mila euro sono stati donati agli ospedali Covid di Pescara e Atessa, e a un progetto sperimentale per l’assistenza ai malati tramite l’uso della telemedicina.
A conclusione, bilancio approvato e nuovi eletti per il quadriennio 2020-2024. Questi i nomi dei probiviri: Antonio Albanese, Ermanno Alfonsi, Enio Baldassarre, Florio Corneli, Vincenzo Di Baldassarre, Esteno Donatello, Evelina Rucci. Revisori effettivi, Antonio Bianchini, Domenico Di Michele, Paolo Rabottini. Revisori supplenti, Monica Davide e Fabrizio Toro.