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Agricoltura: “Un paese che ‘perde terreno’ si impoverisce”

da Annarita Ferri

E’ stato il commento del presidente nazionale di Confagricoltura Guidi per incoraggiare gli imprenditori agricoli italiani durante l’assemblea degli agricoltori di Varese

ABRUZZO – Agricoltura senza terra? Si può essere agricoltori anche con poca o senza terra disponibile, perché quello che conta è la dimensione economica delle imprese ha affermato il leader nazionale dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli durante l’assemblea degli agricoltori di Varese è stato a cui ha partecipato anche il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi per discutere appunto della condizione economica dell’agricoltura.

Ma se avessimo mantenuto il nostro potenziale produttivo, oggi, con i progressi e la tecnica disponibili, avremmo meno problemi per competere e non dipenderemmo dalle commodity da acquistare sul mercato mondiale, con tutti i problemi connessi di volatilità dei prezzi.

ha continuato il suo intervento il presidente dell’ Organizzazione degli imprenditori incitando ad arginare l’erosione fondiaria ed allo stesso tempo creare le condizioni di mercato e le potenzialità per sfruttare al meglio la superficie agricola disponibile.

Ha ragione il presidente di Confagricoltura Varese Pasquale Gervasini nel sollevare il problema della sottrazione della superficie agricola utilizzata (Sau)

ha dichiarato il presidente Guidi,continuando:

Localmente sono in produzione circa 14 mila ettari di Sau, negli anni Ottanta erano poco meno di 33 mila. Varese in trent’anni ha perso il 60% dei terreni coltivabili; tutta l’Italia ha il 40% in meno delle proprie superfici”.

Il presidente di Confagricoltura ha ricordato come da circa 18 milioni di ettari coltivabili nel nostro Paese siamo passati a 13 milioni:

Non abbiamo più quasi cinque milioni di ettari di aree che potevamo destinare ad esempio a cereali ed a colture industriali, diminuendo la dipendenza dall’estero. Manca all’appello una superficie quattro volte superiore a quella che impegniamo a olivi o vigneti.

Ed ha concluso Mario Guidi:

Un Paese che ‘perde terreno’, si impoverisce.

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