“Prima la battaglia sulle auto che dal 2033 dovranno essere tutte esclusivamente elettriche a discapito delle nostre aziende storiche – ha ricordato il Presidente Sospiri -, e poi la pretesa che si radano al suolo tutte le nostre abitazioni perché di classe energetica troppo bassa, ma impediscono ai nostri governi regionali di avvalerci degli F24 per il bonus 110. Poi il ricatto sul Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza. Ora abbiamo un pezzo dello Stato che umilia la più importante Assemblea legislativa democratica che è il Parlamento che decide di prendere più tempo per dire che la risorsa balneare non è così scarsa e abbiamo il Consiglio di Stato che invece dice al Parlamento che non può legiferare sulla materia, qui siamo dinanzi a un problema di impazzimento. In Italia sembra che ormai abbiamo solo tre problemi: la guerra russo-ucraina, le conseguenze della guerra russo-ucraina e i balneari, che sono diventati il problema della nazione, prima che la povertà, l’emarginazione, l’immigrazione, la disoccupazione. Ma è evidente che l’attuale Governo deve ora assumersi la responsabilità e deve dare delle risposte chiare alla categoria dei balneari, e deve darle oggi, prima che inizi la nuova stagione. E occorre che qualcuno salga sull’aereo e vada al Consiglio europeo per aprire il dossier Italia, non possiamo continuare a subire qualunque decisione. Ritengo sia assurdo quello che abbiamo sentito negli ultimi giorni contro balneari che pagherebbero tasse demaniali irrisorie, che non è vero. Il Governo oggi deve dare strumenti strutturali, che non sarà l’uscita dalla Bolkestein del solo segmento spiagge, ma nemmeno possiamo cedere all’idea delle aste selvagge, perché quel turismo balneare con le nostre straordinarie strutture è un segmento che abbiamo solo noi. La Regione Abruzzo, con il nostro governo, ha fatto tanto: siamo l’unica Regione che si è costituita contro il Consiglio di Stato ad adiuvandum rispetto alle concessioni, siamo la Regione che stava cercando di abbozzare una norma, e noi siamo pronti a sposare la battaglia, ma mi aspetto che la categoria vada a Roma a chiedere risposte”.
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