PESCARA – Ieri all’Auditorium Petruzzi si sono riuniti circa 300 delegati della Cisl del pubblico impiego, alla presenza del Segretario Generale CISL FP Nazionale, Maurzio Petriccioli, per affrontare le problematiche che i lavoratori vivono quotidianamente sul posto di lavoro in vista delle prossime elezioni Rsu – che si svolgeranno il 17-18-19 aprile prossimi.
I lavori della giornata, dopo aver ricordato le vittime del terremoto di L’Aquila, sono stati aperti dalla relazione introduttiva di Vincenzo Traniello, Segretario generale CISL FP Abruzzo Molise, che ha affrontato il tema del rinnovo del nuovo contratto collettivo nazionale atteso da più di dieci anni dai lavoratori del pubblico impiego. “L’accordo del 30 novembre 2016 costituisce una svolta epocale nelle relazioni sindacali nel pubblico impiego ponendo le basi di un inversione di tendenza rispetto agli ultimi 10 anni: il legislatore ha espropriato attraverso la legge alcuni istituti del CCNL alla contrattazione. La Legge Madia e i contratti, appena siglati, sono frutto di un’azione contrattuale che rimette al centro del pubblico impiego le competenze e le professionalità delle risorse umane”.
Inoltre Traniello, ha affrontato la questione di una programmazione sanitaria regionale che deve trovare un riscontro nelle azioni gestionali delle ASL. “In Abruzzo esiste un problema di qualificazione della spesa sanitari: troppo orientata ai presidi ospedalieri e poco assolutamente inadeguata per la medicina territoriale”. Il segretario della Cisl FP dell’Abruzzo e del Molise alla fine nel suo discorso ha denunciato per l’ennesima volta l’inefficienza organizzativa dell’Ente regione, che in questi ultimi anni si è trasformato da Ente di programmazione ad ente di gestione con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista gestionale ed operativo.
Sono intervenuti, in rappresentanza degli 850 candidati della CISL FP in Abruzzo, vari delegati dei comparti di sanità, autonomie locali e enti centralizzati che portato le loro istanze dei posti di lavoro all’attenzione della platea.
Nel suo intervento Leo Malandra, Segretario Generale CISL Abruzzo Molise, ha ricordato l’ottimo risultato del rinnovo contrattuale, pazientemente costruito a livello nazionale dalla FP e dalla CISL, per i lavoratori e le lavoratrici di Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, Enti ed agenzie regionali, e del comparto sanità, che, oltre ad un blocco del contratto per quasi un decennio, hanno pesantemente subito gli effetti della crisi. “Grazie alla contrattazione, che nel pubblico è tornata a prevalere sulla legge, si è aperta una nuova pagina per il lavoro pubblico con due fondamentali obiettivi raggiunti: oltre ad un incremento delle buste paga, si dà una risposta in termini di qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle aziende, cioè di una Pubblica Amministrazione che tende ad essere più vicina, dialogante con cittadini ed Associazioni e non più essere percepita come un problema, un peso, un ostacolo per la Comunità. Il ruolo della Pubblica amministrazione, delineato nel nuovo contratto, dovrà avere conseguenze positive anche a livello di Ente Regione, con una sua profonda riorganizzazione, per un utilizzo e gestione più efficace ed efficiente che nel passato di tutti gli strumenti programmatori fondamentali per lo sviluppo dell’Abruzzo come il Masterplan, il Patto per lo Sviluppo, la Carta di Pescara, la ZES, nonché per il completamento della riorganizzazione della Sanità”.
Nelle conclusioni Maurizio Petriccioli, Segretario Generale CISL FP Nazionale, ha sottolineato la necessità di ridare una dignità nuova al lavoro pubblico, sfruttando la chiusura di tutti i contratti per rinnovare le relazioni sindacali e mettere davvero al centro del Sistema Paese, i servizi erogati, ai cittadini e alle imprese, dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore pubblico.
“Nel prossimo futuro, – continua Petriccioli -, abbiamo un’occasione straordinaria: l’Istat ha certificato che nei prossimi 10 anni andranno in pensione 1 milione di operatori, numeri che devono necessariamente porre al centro della nostra agenda l’impegno a favore di un nuovo grande piano industriale per la PA che prenda piede dalla stabilizzazione dei precari, dallo scorrimento delle graduatorie degli idonei, vincitori di concorso; e dalla lotta alle esternalizzazioni dei servizi, attuata dalle amministrazioni per coprire la riduzione reale dei diritti e dei salari”.
“In questo contesto, la CISL FP, con maggior forza, dovrà pensarsi come un ‘sindacato di prossimità’, in grado di difendere i servizi pubblici ed essere vicino alle necessità e ai bisogni delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti che rappresentiamo ogni giorno. Possiamo riuscire in questo grande cambiamento organizzativo, se saremo in grado di mettere in rilievo il lavoro costante delle Rsu e dei nostri delegati territoriali, ai quali dobbiamo fornire strumenti e servizi in grado di difendere il lavoro e rispondere in maniera innovativa ai nuovi bisogni che emergono quotidianamente nei luoghi di lavoro, – così il Segretario Generale Nazionale della FP, Maurizio Petriccioli ha chiuso i lavori della giornata che ha riunito i candidati alle prossime elezioni RSU e tutti i delegati della CISL FP in Abruzzo.”