PESCARA – Si è tenuta ieri l’assemblea dei Soci Aca Spa per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2019. Insieme con l’Assemblea, ecco la crisi idrica, già ampiamente annunciata da Marzo, con i dati dell’incremento dei consumi di acqua per la prevenzione del contagio e l’impoverimento delle riserve, a causa di un inverno senza piogge.
Aca sta lavorando con un sistema di regolazioni della pressione per la razionalizzazione della risorsa sulle reti, e un programma di interruzioni su tanti Comuni; ha fatto moltissimi interventi anche durante il Lockdown, e ha iniziato il programma di ricerca perdite a partire dal Comune di Chieti.
Un anno certamente complicato sotto molti punti di vista quello appena trascorso, come complicato è stato il primo semestre del 2020 anche, e soprattutto, a causa del Covid-19, ma nonostante le criticità Aca Spa è riuscita con impegno e lavoro a coprire oltre il 65% del debito Concordatario, grazie anche ai ricavi conseguiti, a fare circa 13 milioni di investimenti, e ad approvare il bilancio entro il 29 luglio con 29 voti favorevoli sui 37 presenti (6 astenuti, 2 contrari).
C’è un risultato positivo in questo bilancio, per il maggior ricavo che deve compensare le perdite da extra morosità, stimate in un valore tra il 7 e l’8%. In applicazione di regole stabilite a livello nazionale, l’Ersi (Ente Regionale Servizio Idrico) che regola tutti i gestori idrici d’Abruzzo, ha stabilito il riconoscimento di questa entrata straordinaria, da imputare al bilancio 2019, attraverso due conguagli 2018 e 2019, che l’azienda fatturerà una prima parte nei prossimi mesi e una seconda parte nel 2021, per un valore medio di circa 70 euro a utente.
Inoltre l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha stabilito una armonizzazione del sistema tariffario a cui Aca spa come gestore idrico deve obbligatoriamente aderire nei prossimi mesi. Questa nuova tariffazione, chiamata TICSI, consentirà una più equa ripartizione della spesa e sarà costituita da una quota variabile e da una quota fissa, come per la tassa rifiuti dei comuni: nella quota variabile della tariffa sarà inserito anche il numero dei componenti dei nuclei familiari, a vantaggio di quelli più numerosi.
Aca spa, sebbene sia un’azienda che come tutte ha sofferto e soffre delle conseguenze del Covid-19, ha fatto proprio l’invito della maggioranza dei Sindaci a spalmare l’impatto dei conguagli per venire incontro agli utenti, a una puntuale e trasparente informazione agli utenti, a comunicare e favorire l’adozione di strumenti e agevolazioni di pagamento e qualsiasi altra iniziativa che consenta di mitigare e gestire adeguatamente il passaggio dal precedente sistema tariffario a quello delineato dalla deliberazione ARERA n. 665/2017/R/idr.
ACA fa proprio l’impegno e ringrazia i Sindaci che hanno compreso lo sforzo profuso dall’Organo Amministrativo di riorganizzazione dell’Azienda. ACA punta al Bilancio Sociale: la strada è lunga, ma è iniziata.