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Assistenza ai disabili, la Provincia si attiva

da Annarita Ferri

L’ente pescarese aumenta il sostegno economico alle Politiche Sociali ma chiede massima collaborazione 

PESCARA- Tempo di crisi e  grandi difficoltà per le casse pubbliche ma la Provincia di Pescara ha deciso ugualmente di aumentare le somme stanziate per le politiche sociali, nonostante si siano via via ridotti i sostegni di Regione e Governo centrale.

Nel budget a disposizione rientra anche l’assistenza per i disabili, intesa nella sua globalità, che la Provincia intende continuare a garantire, ma è indispensabile che tutti gli attori in campo, cioè tutte le amministrazioni coinvolte, ai vari livelli, diano la propria disponibilità e soprattutto dimostrino la propria sensibilità a un problema così delicato.


ha affermato l’assessore provinciale alle Politiche sociali Valter Cozzi.

Da qui a una settimana l’ente pensa di poter  garantire l’assistenza domiciliare ai disabili sensoriali e per  il 20 settembre è fissata l’apertura delle buste per l’affidamento del servizio di assistenza specialistica ai disabili che frequentano le scuole della città.

Siamo pronti anche per il servizio di trasporto ai disabili, che prenderà il via a breve, e proprio in questi giorni stiamo anche firmando gli accordi di programma con i Comuni a cui dobbiamo assicurare fondi per questo tipo di utenza. Da qui a dicembre, prosegue Cozzi, riusciremo a garantire dieci ore a settimana di assistenza a tutti.

ha continuato ad illustrare l’assessore che ha già incontrato i rappresentanti delle scuole e ha chiesto e ottenuto la massima collaborazione a fronteggiare questo periodo di difficoltà; si raccomanda di non creare allarmismi e ai Comuni in particolare di

attivarsi in ogni modo possibile, anche anticipando delle somme, per assicurare ai ragazzi un servizio dignitoso. La Provincia, poi, provvederà ad erogare le somme dovute. Stiamo vivendo una fase molto delicata, tutti gli enti hanno problemi di bilancio ed è indispensabile che ognuno faccia la propria parte, e anche un certo sforzo, per privilegiare le categorie svantaggiate. Non credo che a pagare debbano essere i portatori di handicap e le famiglie.

 

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