Atalanta-Pescara: il Delfino riparte dal 4-3-3

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BERGAMO – I biancoazzurri cambiano ancora. Tecnico e modulo di gioco. Tecnico o meglio tecnici visto che Cristian Bucchi, allenatore della primavera, sarà affiancato da Bruno Nobili. Fuori Bergodi dunque, i risultati e probabilmente la “sterilità” offensiva ha spinto in settimana la società a cambiare volto alla squadra, considerando anche le precedenti dimissioni di Stroppa. La situazione in classifica è molto difficile ed il calendario da qui al termine della stagione non è dei più favorevoli. Il Pescara tuttavia può ancora giocarsi delle chance per continuare ad alimentare sogni salvezza così come Palermo e Siena che ad oggi affiancano all’ultimo posto la squadra biancoazzurra. Domani, nell’insolito anticipo delle 12.30, nuova sfida salvezza contro l’Atalanta che dopo il successo a Siena è ad un passo da archiviare la pratica salvezza, dopo aver attraversato dei mesi non facili, nel gioco come nei risultati ottenuti.

RIENTRA CIGARINI, QUALCHE DUBBIO IN DIFESA – Colantuno potrà disporre di Cigarini a centrocampo, ristabilitosi dall’infortunio anche se dovrà rinunciare a Carmona squalificato. Resta qualche dubbio in difesa con Lucchini che dovrebbe far coppia centrale con Stendardo con Raimondi e Del Grosso ad agire sulle corsie esterne.

4-3-1-2 con Giorgi, Cigarini e Biondini a centrocampo e con Bonaventura a supporto delle due punte Livaja e Denis. Proprio il trequartista neroazzurro rappresenta il pericolo pubblico numero uno, capace non solo di dettare i giusti tempi ma anche di rendersi pericoloso in zona tiro. Ben 6 realizzazioni e tante prestazioni sopra il 6.5. Con lui altro giocatore insidioso sarà Livaja che si sta dimostrando elemento imprescindibile tanto da aver subito vinto la concorrenza con Brienza per un modulo più offensivo e in gol, con una doppietta, nell’ultima sfida casalinga contro la Roma. In difesa sembra essere Stendardo il giocatore più affidabile mentre sulle fasce appare sempre preziosa la spinta di Raimondi e Del Grosso, forse più che in fase di non possesso. Una squadra che vorrà chiudere il prima possibile la pratica salvezza per non correre nel finale inutili rischi.

SI TORNA AL TRIDENTE – Si può dire che in questa stagione il Pescara abbia provato un pò tutti gli schemi di gioco passando da  un iniziale 4-3-3 con Stroppa che si è accorto presto come fosse dispendioso e rischioso da applicare in campionato ad un 4-3-1-2 per arrivare al più recente 5-3-2 applicato a Roma con la Lazio da Bergodi e in parte anche nella sfida contro l’Udinese in casa. Bucchi sembra essere intenzionato a giocarsela a viso aperto con un 4-3-3. Da un lato per una squadra che ad oggi ha quasi tutto da guadagnare, continuare con le barricate, servirebbe a poco. In effetti la squadra ha realizzato le migliori prestazioni quando probabilmente, si è scrollata di dosso la paura di giocare con avversari più quotati provando ad aggredire più che attendere l’avversario. Purtroppo questo richiederà a Weiss e company uno sforzo fisico non indifferente che ci domandiamo se potrà essere sopportato per i 90 minuti. Passando alla formazione, con Pelizzoli in porta troviamo la linea difensiva con una novità ovvero il neo acquisto Kroldrup (svincolato e tesserato in settimana) a far coppia con Cosic vista l’assenza di Capuano per infortunio assieme a Sforzini, Modesto, Rizzo e Zauri. Nelle corsie esterne troveremo Zanon e Bocchetti (visto che Balzano non sembra pienamente recuperato). A centrocampo torna D’Agostino con Blasi e Bjarnason mentre ad affiancare Vukusic in avanti ci saranno da un lato Weiss e dall’altro Sculli. Proprio sulle condizioni atletiche di quest’ultimo si giocheranno molte chance di poter colpire. Probabilmente il dirottare Weiss esterno puro potrebbe permettere allo sloveno di partire più largo per poter sfruttare meglio la sua velocità.

PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (4-3-1-2): Consigli; Raimondi, Lucchini, Stendardo, Del Grosso; Giorgi, Cigarini, Biondini; Bonaventura; Livaja, Denis.

PESCAR (4-3-3): Pelizzoli; Zanon, Cosic, Kroldrup, Bocchetti; Blasi, D’Agostino, Bjarnason; Sculli, Vukusic, Weiss.

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