Ma quello che mi premeva dire e che non va sottovalutata la volontà dei lavoratori. Ebbene si, proprio grazie alla forza di essi si è riusciti in questi anni ad andare avanti nelle scelte fatte in passato, scelte pesanti e talvolta drastiche che andavano a minare la loro tranquillità e quella delle loro famiglie, ed è bene ricordarlo che in passato l’azienda ha già affrontato un percorso che andava nella direzione di ridurre il personale, solo che allora il personale ridotto era soprattutto quello prossimo alla pensione.
Proprio alla luce di questo, come veri protagonisti e non come comparse, di quello che è il percorso che si è affrontato in questi quasi quattro anni di forte crisi, (ricorso a Cassa integrazione ordinaria/straordinaria contratti di solidarietà unita a perdita di denaro con sospensione di buoni pasto e super minimi), hanno preso la decisione di non scegliere il percorso più breve cioè quello di manifestare il proprio dissenso alle scelte aziendali ma al contrario con il loro spirito di sacrificio e di attaccamento alla propria realtà lavorativa sono stati a far sì che la RSU interna all’azienda dettasse la linea da seguire e quali erano gli obbiettivi da raggiungere nella trattativa.
La trattativa se pur non così semplice e stata gestita da tutti in modo molto cauto e in alcuni momenti anche andando incontro a forti dissensi da parte della direzione aziendale, per poter così arrivare a una conclusione, la migliore che si potesse ottenere.
Quindi il piano industriale e la ridotta quantità di lavoratori che dovranno lasciare l’azienda, saranno la molla che attraverso i lavoratori, parti sociali con in primis le RSU e una buona amministrazione da parte della proprietà farà ripartire il sistema Pail.”
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