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Atlante zoologico del bacino fluviale Tavo-Fino-Saline a Montesilvano

da Redazione

Il volume curato dall’associazione Nuovo Saline onlus è stato illustrato questa mattina da Gianluca Milillo nell’aula consiliare

atlante zoologico bacino fluviuale tavo fino salineMONTESILVANO – Presentato questa mattina, in aula consiliare, l’Atlante zoologico del bacino fluviale Tavo-Fino-Saline, un bel volume con fotografie a colori e 78 schede (ognuna di due pagine) per altrettanti esemplari di volatili, anfibi e pesci. Il libro è stato illustrato da Gianluca Milillo, responsabile staff tecnico-ambientale dell’associazione Nuovo Saline onlus e dal sindaco.

«Sono molto positivamente impressionato dall’atlante», ha detto il sindaco, «Il volume che abbiamo stampato cataloga un patrimonio molto ricco della fauna presente nel Saline, nel Tavo e nel Fino. Volatili, pesci e anfibi presenti nei nostri corsi d’acqua dimostrano come, anche in un ambiente fortemente antropizzato come quello che ci circonda, è possibile che la natura abbia i propri spazi. La scommessa, ora, è quella di una sempre maggiore e approfondita tutela del Saline nella zona più vicina alla foce, proseguendo il lavoro che la nostra amministrazione ha avviato in questi anni. Non è da sottovalutare, inoltre, l’impatto che il volume può avere sull’attrattività turistica della città. Chi viene in vacanza a Montesilvano ora saprà che, oltre a spiagge a misura di famiglia, trova anche un ambiente naturale tutelato e popolato da una amplissima fauna. É questo, sicuramente, un valore aggiunto per l’offerta turistica cittadina».

«L’attenzione che la nostra amministrazione dedica all’ambiente», aggiunge l’assessore al Verde pubblico, «è dimostrata, anche, da questo lavoro dell’associazione Nuovo Saline. Conoscere è la base per operare con sapienza e competenza. É quello che facciamo sempre: ci informiamo con cura per poi intervenire. Nelle pagine del libro scopriamo un mondo che può meravigliare: decine di animali che vivono nel nostro fiume che, pure, deve subire tanti oltraggi da persone senza scrupoli. É fondamentale, poi, che il volume venga diffuso nelle scuole in modo che i ragazzi di oggi possano prendere coscienza di una oasi naturalistica in mezzo alla città».

«L’atlante è frutto di un lavoro corposo e approfondito, durato 6 anni e condotto da 20 persone tra tecnici e fotografi naturalistici», ha spiegato Milillo, «E raccoglie le schede su tutte le specie osservate continuativamente durante tutto il periodo. Per esempio ci sono stati esemplari presenti solo in periodi più limitati, anche uno o due anni, che però non sono stati inseriti proprio perché non rispondevano a criteri di presenza continua. Lo studio ha riguardato la zona compresa dalla foce del Saline alle sorgenti del Tavo e del Fino. Tra le specie più sorprendenti che sono state avvistate: il tritone italico (un rettile anfibio – tipo salamandra) e due pesci, l’alborella mediterranea e il barbo tiberino. Molte, poi, le specie di volatili protetti che frequentano i nostri corsi d’acqua. Dall’osservazione costante, compiuta dal 2013 a oggi», conclude Milillo, «emerge uno stato di salute del Saline, dalla discarica verso monte, molto positivo. Viceversa, ovviamente, il tratto dalla discarica alla foce risulta molto compromesso anche se, grazie agli ultimi interventi di messa in sicurezza realizzati da questa amministrazione comunale, hanno notevolmente migliorato la situazione. La prossima sfida è quella di realizzare un atlante zoologico marino – costiero».

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