Dal 22 al 24 agosto prossimi attraverso la Fotografia si affronteranno le tematiche dello Sguardo
ATRI (TE) – Tre giorni di workshop-laboratorio, dal 22 al 24 agosto dalle ore 16.00 alle 19.00, con Paolo Dell’Elce, fotografo, teorico e docente dei linguaggi visivi, presso i locali del Palazzo Ducale di Atri .
La Fotografia sarà il sussidio che permetterà di affrontare le tematiche dello Sguardo, i cui percorsi determinano quel particolare processo conoscitivo che costituisce nell’uomo, per quanto riguarda la percezione visiva, la sua dimensione estetica. Se la Fotografia è Filosofia, metafisica e ontologia, in quanto si interroga essa stessa approssimando quelli che sono i misteri della Presenza e dell’Assenza degli enti nella realtà; del visibile e dell’invisibile, lo sguardo è quella possibilità che abbiamo di far coincidere, nel tempo sincronico, una sensibilità interna con una sensibilità esterna.
Paolo Dell’Elce racconta la sua esperienza dello Sguardo facendo riferimento a quegli artisti, filosofi, poeti, pittori, cineasti ecc., che hanno avuto un’esperienza particolare dello Sguardo e un particolare modo di porsi nei confronti del mondo; privilegiando il sentire, il percepire: quelle persone destinate ad amplificare le più sottili sfumature, le tracce più labili che l’esistenza lascia nell’uomo e, spesso con il proprio sacrificio, fondano quei valori etici ed estetici che costituiscono la ricchezza più autentica del genere umano.
Lo Sguardo poetante è un modo per ricominciare a considerare l’arte a partire dalla áisthesis (come intuizione dei sensi, conoscenza immediata), dal sentire umano, nel tentativo di riqualificare l’uomo e i suoi luoghi.
Il workshop ha un costo di 200 euro a persona, per un massimo di 20 partecipanti e un minimo di 10. E’ possibile iscriversi, non oltre il termine fissato per il 18 agosto, all’indirizzo email press.office@delloiacono.eu.
Il laboratorio si colloca all’interno del progetto STILLS OF PEACE and Everyday Life, promosso dalla Fondazione Aria – Fondazione Industriale Adriatica, che si fonda su un’ipotesi sperimentale: realizzare “eventi” d’arte e cultura attraverso l’incontro, la comunicazione e la conoscenza di differenti tradizioni culturali nel mondo. Tali eventi intendono iniziare a costruire una rete globale di connessioni e collaborazioni che attraverso la produzione di ulteriori eventi, porti ad una conoscenza e ad un rispetto delle culture stesse, valorizzandone reciprocamente la bellezza e la profondità. Sociologia, arte contemporanea, economia sostenibile, didattica sono le discipline che concorrono al dialogo e alla comprensione profonda dei comuni valori umanistici ed esistenziali che sono alla base di ciascuna specifica cultura.
Attualmente è in corso la mostra STILLS OF PEACE and Everyday Life, parte del network ARTE in CENTRO, che resterà allestita fino al 10 settembre nei suggestivi locali del Museo Capitolare- Cripta della Cattedrale, nella quale le culture italiana e pakistana si incontrano attraverso le opere degli artisti italiani e pakistani Iffat Almas, Mobeen Ansari,Sajjad Ahmed, Emanuela Barbi, Farida Batool, Massimo Camplone, Sergio Camplone, Mandra Cerrone, Paolo Dell’Elce, Barbara Esposito, Attilio Gavini, Shalalae Jamil, Lali Khalid, Nadia Khawaja, Naiza Khan, Aroosa Naz, Iacopo Pasqui, Giovanni Sacchetti, Risham Syed.