L’AMP Torre del Cerrano e l’Oasi WWF dei Calanchi di Atri hanno lavorato nel Contratto di Fiume del Cerrano con l’Istituto Zooprofilattico e l’ARTA Abruzzo per capire quali sono le situazioni problematiche. Venerdì i risultati a Palazzo Acquaviva
PINETO (TE) – L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, insieme a tutti i componenti del Contratto di Fiume del Cerrano, organizza per venerdì 5 aprile prossimo, un workshop per fare il punto della situazione nella salvaguardia della qualità delle acque dell’Area Marina Protetta. Incontro voluto e sviluppato con l’ARTA Abruzzo nell’ambito delle attività del Contratto di Fiume del Cerrano sul tema delle misure già in atto e sugli sviluppi futuri delle attività di tutela dei corsi d’acqua del comprensorio, ciò in chiave di salute dell’ambiente, marino e terrestre, in generale, ma anche di attenzione verso gli abitanti del comprensorio e dei tanti turisti che frequentano le spiagge dell’Area Marina Protetta.
Sarà un workshop pomeridiano con inizio alle 15.30 presso la Sala Consiliare del Comune, nel bellissimo Palazzo Acquaviva (piazza Acquaviva 1) al centro di Atri, che tratterà in maniera dettagliata l’argomento della tutela delle acque nel territorio e vedrà la presentazione dei risultati dei progetti dell’AMP denominati “SalvaAcque” e “Strategia Marina” e i loro sviluppi futuri. L’incontro pubblico, che avrà validità anche come Assemblea del Contratto di Fiume – a testimonianza dell’impegno delle istituzioni coinvolte nel rispettare le linee guida prefissate – è stato organizzato con l’ARTA Abruzzo sulla base dei progetti sviluppati con finanziamenti europei e del Ministero dell’Ambiente, con i comuni di Atri, Pineto e Silvi, la Provincia di Teramo e la Regione Abruzzo, con il sostegno della Riserva Naturale Oasi WWF dei Calanchi di Atri, e l’IZSAM “Caporale”. Importante anche la partecipazione della Guardia Costiera-Capitaneria di Porto e dei Carabinieri Forestali.
Dopo i saluti delle autorità, verranno presentati il Contratto di Fiume del Cerrano e i risultati dei progetti “SalvaAcque” e “Strategia Marina” con gli interventi di Cristina Gioia DI CAMILLO e Ottavio DI CARLO dell’AMP Torre del Cerrano, Massimo PETRINI dell’ARTA – Distretto di Pescara, Raffaela COCCIOLITO, Pierino DI PIETRO e Maurizio ROSA dell’ARTA – Distretto di Teramo.
I due progetti, inseriti nel Piano di Azione del Contratto di Fiume approvati nel 2017, si sono potuti sviluppare grazie a due specifici finanziamenti di provenienza europea reperiti dall’Area Marina Protetta Torre del Cerrano attraverso il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare.
Alle 17.00, la Tavola Rotonda, moderata da Fabio VALLAROLA, Direttore dell’AMP Torre del Cerrano, durante la quale si avrà modo di approfondire lo sviluppo dei progetti nel Contratto di Fiume del Cerrano, con la partecipazione di Lucia BERGIA del Consorzio Acquedottistico ACA, Claudio BERNETTI della Guardia Costiera di Giulianova, Giovanni DAMIANI dell’EcoIstituto Abruzzo, Adriano DE ASCENTIIS della Riserva Naturale Oasi WWF Calanchi di Atri, Nicola FERRI dell’IZS Abruzzo e Molise, Pierangelo STIRPE della Ruzzo Reti, Gualberto MANCINI del comando dei Carabinieri Forestali di Teramo e di Mauro VANNI, Euro-progettista dell’Associazione ITACA.
Una Tavola Rotonda ricca di apporti multidisciplinari per professionalità e competenze. Presenti istituzioni, esperti, amministratori e progettisti, si proverà ad analizzare insieme i risultati dei lavori presentati e a valutare quali siano gli interventi più urgenti e quelli nel lungo periodo da mettere in campo, senza tralasciare gli aspetti indispensabili del reperimento delle risorse.
«Dal 2016 abbiamo preso di petto il problema – dichiara il Presidente dell’AMP Torre del Cerrano Leone CANTARINI, che concluderà il workshop insieme a Francesco CHIAVAROLI, Direttore dell’ARTA Abruzzo – e dopo aver costruito il Contratto di Fiume e reperito i fondi necessari per la prima parte di analisi, tramite progetti europei e statali, abbiamo ora un quadro più completo della situazione. Ora insieme a Regione, Provincia e Comuni, bisogna reperire le risorse utili per dare seguito alle linee di intervento tracciate. Insieme ad ACA, Ruzzo, ARTA e forze dell’Ordine si cercherà di fornire la massima garanzia sulla qualità delle acque a tutela dell’ambiente delle aree protette e dell’intero comprensorio del Cerrano».