Malgrado la misura cautelare, le persecuzioni non sono tuttavia terminate. E.S. ha continuato ad attentare alla serenità della persona offesa e del marito di quest’ultima, inviando messaggi ingiuriosi e minatori, stavolta utilizzando la nota app “whatsapp”. Per evitare l’ulteriore prosecuzione del reato, l’Autorità Giudiziaria ha dovuto ordinare il sequestro preventivo, stavolta, di tutti i dispositivi telematici (computer, telefono cellulare e smartphone) nella disponibilità di E.S. Ieri mattina, quindi, la Squadra Mobile ha eseguito l’ordinanza del G.I.P. sequestrando uno smartphone, unico mezzo telematico, per il momento, individuato nella disponibilità dell’indagata.
Personale della Polizia di Stato, nella giornata di sabato, eseguiva un Ordine di Esecuzione di Espiazione di Pena Detentiva a seguito revoca della detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario Ufficio Esecuzioni Penali di Chieti, nei confronti di: V.C., di 56 anni, nato a Pescara e ivi residente in via Basento. Lo stesso si è reso responsabile di una serie di reati, commessi negli anni passati, tra Pescara e Provincia, dovendo espiare la pena di anni 17, mesi 5 e giorni 16; dopo le incombenze di rito il predetto veniva accompagnato presso la locale casa circondariale.
L’esecuzione è stata eseguita da personale della Squadra Mobile.
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