PESCARA – Sulla polemica aperta dal consigliere regionale Acerbo contro l’aumento del canone dell’acqua è intervenuto il capogruppo Pdl Sospiri. Se da un lato viene condiviso il pensiero di Acerbo, dall’altro invita ad una riflessione poichè sarebbero stati proprio i sindaci di centro-sinistra, quelli che si sono espressi a favore dell’aumento tariffe di contro a quelli di Pescara, Chieti e Montesilvano, che hanno bloccato l’aumento.
Sospiri ritiene necessario come l’Ato presenti un piano dettagliato degli investimenti, con specifiche di spesa, di finanziamenti e cronoprogramma degli interventi, su quei territori che da anni soffrono per perdite, carenze e reti colabrodo.
Così prosegue nel suo intevento:
Da settimane ormai il centro-destra è impegnato nel tentativo di bloccare l’aumento delle tariffe dell’acqua, un tentativo perfettamente riuscito nel corso della prima assemblea dei sindaci dell’Ato convocata lo scorso aprile, nel corso del quale solo i tre sindaci di centro-destra presenti, ossia Pescara, Chieti e Montesilvano, hanno impedito la votazione, opponendo il proprio dissenso alla proposta. Oggi all’improvviso anche Rifondazione comunista si è accorta di quanto sta accadendo e inizia a lanciare appelli che però, prendendo atto delle battaglie condotte sino a oggi, dovrebbe rivolgere solo ai sindaci di centro-sinistra che hanno appoggiato la proposta di aumento delle tariffe.
Nel merito la posizione del centro-destra è estremamente chiara: non approveremo alcun aumento finchè l’Ato non ci sottoporrà il piano degli investimenti, un Piano concreto e non un libro dei sogni, né tantomeno un programma approssimativo. Vogliamo sapere come verranno spesi i soldi incamerati, quali comuni beneficeranno di tali interventi, e attraverso l’esecuzione di quali opere. Purtroppo oggi ci troviamo con comuni che hanno difficoltà evidenti: pensiamo a Chieti, con una rete colabrodo e insufficiente che ogni estate costringe a sacrifici inimmaginabili i propri cittadini; pensiamo a quelle opere necessarie su Pescara per l’ammodernamento delle reti, ormai vecchie; pensiamo ai depuratori di Montesilvano e dello stesso capoluogo adriatico. Solo dopo aver ricevuto, esaminato, condiviso e analizzato tale Piano di interventi potremo decidere sul da farsi, ma sino ad allora il centro-destra continuerà a respingere con fermezza ogni richiesta di aumento.