Lo ha detto il sindaco Albore Mascia,che si ritiene tranquillo circa la regolarità delle procedure seguite e adottate dall’amministrazione comunale ,riferendo su ‘caso’ Attiva e Autorità di Vigilanza
PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia riferendosi al ‘caso’ sollevato dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici e inerente la società Attiva Spa, ha detto che il Comune di Pescara non dovrà ripetere alcuna gara per l’affidamento della gestione del servizio di igiene urbana e raccolta e smaltimento dei rifiuti. La relazione dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici rappresenta infatti la fase conclusiva di un’indagine conoscitiva che la stessa Autorità ha avviato nel 2008 e alla quale l’amministrazione comunale si è già adeguata.Infatti la stessa recependo le prescrizioni dell’Organismo, e approvando in Consiglio comunale una delibera di modifica dello Statuto di Attiva ha abolito il sistema di gestione dualistico introdotto nel 2004 e contestato dall’Autorità. Dunque il sindaco è sicuro che l’amministrazione comunale di Pescara non dovrà effettuare alcun atto, né adottare ulteriori procedure avendo già superato le obiezioni originarie dell’Autorità di Vigilanza.
Ha spiegato Albore Mascia:
l’intera vicenda è stata seguita dal Direttore generale Stefano Ilari che ha avuto una fitta e costante corrispondenza con l’Autorità di Vigilanza. In sostanza la relazione odierna rappresenta il momento conclusivo di un’indagine conoscitiva che, su incarico ministeriale, l’Autorità stessa ha iniziato nel 2008 sugli affidamenti in house providing dei servizi di igiene urbana. Nella fase istruttoria l’Autorità di vigilanza ha approvato la delibera numero 2 del 13 gennaio 2010, inviata a tutti i 28 Comuni interessati da tali affidamenti, evidenziando per ciascuno di essi le criticità e in tale elenco era compresa anche Pescara che era stata inserita, con altre 11 città, nella tipologia B, ossia affidamenti la cui conformità era subordinata all’adeguamento alle clausole statutarie, ponendo come paletto la data del 31 dicembre 2010 per procedere, pena lo scioglimento della Attiva stessa, un problema che la nostra amministrazione ha sollevato già lo scorso ottobre, preparando ovviamente l’adeguamento. In particolare, affinchè si potesse considerare quello di Attiva, un affidamento in house providing a una società a totale capitale pubblico, si richiedeva il ripristino del cosiddetto ‘controllo analogo’, ossia la possibilità per il soggetto gestore di essere sottoposto da parte dell’ente affidante, ossia il Comune, al ‘controllo analogo’ a quello che lo stesso Comune esercita sui propri servizi.
Una circostanza che era venuta meno con la modifica dello Statuto deliberata nel 2004 che aveva introdotto il ‘modello dualistico’, ossia sdoppiando la guida della Attiva attraverso l’istituzione di un Consiglio di gestione e uno di Sorveglianza, modifica che in realtà doveva essere corretta già dopo l’approvazione della Finanziaria del 2007 che aveva imposto il taglio drastico del numero dei componenti di tutti i Consigli d’amministrazione delle società a partecipazione pubblica. La nostra amministrazione comunale, come abbiamo comunicato e anticipato all’Autorità di Vigilanza il 14 ottobre 2010, ha preparato la delibera ‘correttiva’, prevedendo la modifica dello Statuto, ripristinando il ‘controllo analogo’ e automaticamente facendo decadere le ‘censure’ sollevate dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici.
La delibera di modifica dello Statuto di Attiva è stata approvata dal Consiglio comunale nello scorso mese di dicembre 2010 ed è stata subito trasmessa all’Organismo che però, come si legge nella stessa relazione di fine indagine, ha chiuso l’istruttoria al 31 maggio 2010 e Pescara è stata ricompresa tra i 5 Comuni che, ‘pur avendo avviato il processo di modifica dello statuto societario in data antecedente il 31 maggio, lo hanno perfezionato successivamente’. E infatti la stessa Autorità di Vigilanza ha concluso il procedimento disponendo l’invio ‘della deliberazione ai soggetti interessati corredata per ciascun soggetto delle schede di competenza con cui si riassumono le valutazioni relative al caso specifico’. Ora la nostra amministrazione sta aspettando l’arrivo di tali schede, ma siamo già tranquilli circa la regolarità delle procedure seguite e adottate. Dunque non dovremo ripetere alcuna gara per l’affidamento del servizio di igiene urbana.
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