AVEZZANO (AQ) – Villino Cimarosa all’asta per recupero conservativo e mission socio-culturale: l’iter per la vendita della struttura, partito con l’ok della giunta Di Pangrazio e ora in viaggio verso il Consiglio comunale, è mirato a salvare quel pezzo di storia della città, che versa in condizioni di precarietà. L’immobile, uno dei pochi manufatti rimasti a memoria del campo di concentramento dei prigionieri Austro-Ungarici realizzato negli anni della prima guerra mondiale nella zona Nord di Avezzano, oggi chiamata “Borgo Pineta”, infatti, necessita di interventi urgenti che il Comune non può effettuare. Da qui la scelta di alienare il bene ma con precise indicazioni: “Villino Cimarosa dovrà mantenere la memoria storica; gli interventi di restauro conservativo dovranno tener conto delle prescrizioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; l’immobile dovrà essere destinato ad attività culturali e sociali, finalizzate quindi a garantire il pubblico godimento”. L’aggiudicatario, si spera una Fondazione o una Onlus, potrà utilizzare per fini istituzionali una quota parte non eccedente il 50%.
“Anni di abbandono hanno ridotto il Villino Cimarosa in pessime condizioni”, ricorda il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, “il Comune non dispone delle risorse finanziarie per la realizzazione del restauro, per evitare il rischio di perdere definitivamente quell’importante testimonianza storica e dare alla città un luogo per eventi sociali e culturali di interesse pubblico, confida nell’intervento di qualche Fondazione o Onlsu senza fini di lucro”.
Fissati anche i tempi per portare a termine gli interventi di restauro del Villino vicino alla scuola materna Madonna del Passo: 4 anni dalla stipula dell’atto di alienazione del bene con inserimento, nel contratto di alienazione, della clausola risolutiva espressa di cui all’art. 1456 del Codice Civile, nel caso di non osservanza delle prescrizioni contenute nel bando di gara, mentre le aree circostanti, pertinenti il fabbricato, non potranno essere oggetto di edificazione. Per il recupero del Villino Cimarosa, dichiarato di particolare interesse dal Ministero per i beni e le attività culturali, uno studio di fattibilità del 2006 ha stimato in 500mila euro i costi di intervento: 200 per il consolidamento strutturale; 300 per lavori civili di completamento.
Va sottolineato”, aggiunge l’assessore al patrimonio Gino Di Cicco, “che il mancato intervento manutentivo oltre a poter causare la perdita di un importante edificio storico, potrebbe determinare danni a cose o persone, configurando una violazione del dovere di tutela del patrimonio pubblico”.
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