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Avis: la solidarietà non può andare in vacanza

da Annarita Ferri

Parte domenica 18 luglio,per tre week end,la campagna di sensibilizzazione dei volontari Avis sotto gli ombrelloni

PESCARA – La solidarietà non deve mai andare in vacanza,concetto ribadito più volte dal sindaco di Pescara  Albore Mascia durante la conferenza stampa di ieri per la campagna di sensibilizzazione Avis, a cui erano presenti anche  il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, Cristian Pollio presidente provinciale di Avis Pescara e il dottor Rocco Santilli, direttore sanitario di Avis Pescara.

Non mandare in vacanza la tua solidarietà, è l’iniziativa promossa dall’amministrazione locale pescarese per portare la donazione sulle spiagge, consentendo a chi sta vivendo un periodo di vacanza e di relax comunque di condividere un momento di riflessione su quei fratelli che anche in estate non possono permettersi il lusso di programmare le ferie o la giornata al mare, e magari sono costretti a vivere per giorni in ospedale per una trasfusione, per tentare una cura da quelle malattie che richiedono la disponibilità di sangue, come le leucemie, i tumori, o anche per un’urgenza determinata da un incidente.

Questa è la riflessione del primo cittadino di Pescara che , da donatore Fidas da oltre vent’anni conosce bene i fabbisogni:

Sono personalmente particolarmente vicino alla tematica della donazione: sono donatore io stesso,anche se con la Fidas mi sono avvicinato a tale attività per ragioni private, ma poi ho continuato per condivisione dello spirito che anima tanti volontari che a Pescara lavorano infaticabilmente ogni giorno per promuovere, soprattutto tra i più giovani, la necessità di donare il sangue a chi soffre.

E continua:

I dati continuano a essere preoccupanti: normalmente si stima che c’è un bisogno di circa 40 unità di sangue l’anno ogni mille persone, dunque circa 2milioni 400mila unità solo per il nostro paese.

Oggi cresce il fabbisogno, per l’aumento dell’età media della popolazione e per i progressi della medicina che rendono possibili interventi anche su pazienti anziani, un tempo non operabili; ma cresce anche la sensibilità dei cittadini, e ci sono in effetti delle regioni o delle città che hanno raggiunto l’autosufficienza; in altre il livello dell’autosufficienza però è ancora lontano, e si continua a fronteggiare l’emergenza attraverso i trasferimenti da territori vicini.

E la donazione oggi resta l’unico mezzo per poter disporre di tale risorsa perché il sangue ancora non si può produrre in laboratorio.

E conclude rassicurando:

Donare non fa male, anzi spesso ci aiuta anche a scoprire problematiche ignote visto che ogni volta che si dona il sangue si viene sottoposti a uno screening completo con controlli sulla salute che dunque consentono al donatore di effettuare check up periodici; donare è fondamentale per essere solidali con chi sta male.

La campagna di sensibilizzazione tesa a portare la problematica fin sulle nostre spiagge promossa dall’ Avis consiste nei tre week end consecutivi a partire da domenica prossima 18 luglio i volontari dell’Avis in bici gireranno la riviera muniti di materiale informativo per avvicinare quella fetta di popolazione che mai avrebbe pensato di diventare donatore.

La sensibilizzazione quindi vuole rimanre attiva nel periodo di alta stagione mentre progetta già nuove iniziative da far partire in autunno,come ha detto il Presidente Testa:

A partire da settembre anche la Provincia di Pescara si mette a disposizione per lanciare una campagna ad hoc capace di coinvolgere i giovani dei nostri Istituti superiori, soprattutto nelle aree interne, perché il nostro obiettivo dev’essere quello di ‘aggredire’ e coinvolgere i ragazzi, certamente più sensibili degli adulti rispetto a tali iniziative.

Iniziativa già messa in atto negli anni precendenti riportando buoni risultati,come ha sottolineato il presidente Pollio

Lo scorso anno tale iniziativa ha riscosso un incredibile successo: in appena otto giorni abbiamo avuto la disponibilità di 670 persone a essere contattate, un numero incredibile per un’associazione che quest’anno celebrerà i 50 anni di attività e può contare su un bacino di 1.100 donatori attivi.

Purtroppo in Abruzzo non abbiamo autosufficienza e riteniamo che con il Piano dei rientri della sanità anche l’Avis avrà gravi problemi, non solo le cliniche private, per la bozza dei tagli.

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