TREGLIO – È la danza la protagonista dell’ultimo appuntamento della stagione di Teatro Contemporaneo a Treglio domenica 19 dicembre alle ore 18:00, grazie alla presenza di uno dei coreografi fra i più creativi e anticonvenzionali del panorama europeo, Virgilio Sieni, che porterà in scena la sua recente e acclamata creazione “Bach Duet”, un territorio di danze e liturgie gestuali sui sentieri musicali di Bach per un incontro con la forza simbolica della danza.
Riscoperte negli ultimi decenni del secolo scorso e divenute iconiche dopo memorabili esecuzioni come quella improvvisata di Rostropovich durante la caduta del Muro di Berlino o quella di Mario Brunello sul Monte Fuji, le Suites per violoncello solo di Bach, eseguite dal vivo da Naomi Berill, hanno suggerito a Virgilio Sieni una struttura dove il dialogo motorio, lineare o ricorrente, è costruito attraverso pattern motori di base su cui innestare e sviluppare un repertorio di variazioni fatto di rispecchiamenti e simmetrie, risonanze e amplificazioni, ripetizioni e ricalchi che creano un effetto polifonico.
Su questa struttura il coreografo fiorentino ha dispiegato un’architettura di gesti nitidi, senza ridondanze e sbavature, usando in tutte le sue declinazioni espressive il canone del duetto: forma essenziale e primaria della relazione Io-Altro; stratagemma drammaturgico che, per paradosso, esalta e definisce l’identità corporea; scelta stilistica che evidenzia il gesto, potenzia il movimento e dà consistenza alla forma.
Lo spettacolo si terrà presso il Teatro Studio a Treglio (Chieti), in via Abbazia, e avrà luogo nel pieno rispetto delle norme in vigore relative all’emergenza Covid. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 340.9775471 oppure scrivere all’indirizzo info@teatrodelsangro.it.
Virgilio Sieni è un danzatore e coreografo italiano, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. La sua ricerca si fonda sull’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto. Crea il suo linguaggio a partire dal concetto di trasmissione e tattilità, con un interesse verso la dimensione multisensoriale del gesto e dell’individuo, approfondendo i temi della risonanza, della gravità e della moltitudine poetica, politica, scientifica e archeologica del corpo.
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