Per la piena balneabilità, nel caso di Via Leopardi sarà necessario effettuare altri due prelievi essendo questo un punto ancora non classificato; per il tratto in confluenza con via Galilei sarà invece sufficiente il risultato delle analisi di un unico campione. Le premesse affinché i pescaresi recuperino dunque la piena disponibilità del loro mare – nonostante le conseguenze dell’emergenza sanitaria sulla stagione ormai alle porte – ci sono tutte e inducono a un ottimismo che da anni sembrava smarrito.
I tecnici dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale il 12 maggio scorso avevano reso noti – come si ricorderà – i risultati, tutti ampiamente favorevoli, delle analisi sulla presenza di escherichia coli ed enterococchi fecali, ossia i due indicatori biologici che stimano i livelli di inquinamento, così come richiede la legge 116/2008.
Ebbene, in quella data i rapporti di prova relativi ai campioni di acqua di balneazione, prelevati in data 6, 16 e 29 aprile, e il 4 maggio, avevano espresso le seguenti ottime percentuali: il 6 aprile “10” su 100 ml (valore massimo 200) per gli enterococchi, “73” (valore massimo 500) per l’escherichia coli; il 18 aprile “10” e “31”; il 30 aprile “85” e “10”; il 5 maggio “10” e “281”.
L’Arta in questi giorni sta continuando le proprie attività specifiche nell’ambito del calendario di monitoraggio. É evidente che vi siano tutti gli elementi per avere fiducia in un epilogo positivo del monitoraggio voluto dall’amministrazione e dal sindaco Masci.
Foto di repertorio
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