“É importante fare massa critica in questa fase della vertenza – ha detto Masci – per far sentire ai vertici della Bpb e al commissario nominato dal Governo che l’Abruzzo non intende svolgere il ruolo di vittima sacrificale perché questo, percentuali alla mano, risulterebbe fortemente iniquo e perché ci farebbe perdere numerosi posti di lavoro e sportelli così ampiamente diffusi anche nelle aree interne dopo l’acquisizione di Caripe e Tercas. Nei prossimi giorni incontreremo il presidente della Regione Marsilio e chiederemo l’intervento della Camera di Commercio di Chieti – Pescara che deve recitare un ruolo guida in questa vicenda. Credo sia importante rappresentare le nostre istanze in modo compiuto già in occasione dell’incontro con il commissario di Bankitalia durante il quale dovremo capire come sia orientato a gestire i numeri di questa crisi>. Prima del sindaco di Pescara erano intervenuti i rappresentanti sindacali che avevano sottolineato come proprio questa mattina la stessa Banca d’Italia – sul suo sito on-line – avesse smentito le voci ricorrenti che hanno attribuito all’acquisizione di Caripe e Banca Tercas da parte di Bpb la principale causa del crack dell’istituto pugliese”.
All’assemblea hanno preso parte i sindaci Franco Marinelli (Cugnoli), Francesco Del Biondo (Pietranico), Gino Di Bernardo (Brittoli), Simone D’Alfonso (Lettomanoppello), Giorgio De Luca (Manoppello), Luciano Di Lorito (Spoltore) e Gino Cantò (Cepagatti).
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