Il Presidente della Commissione Ambiente ha annunciato quattro appuntamenti all’interno di altrettanti stabilimenti e tre eventi formativi
PESCARA – Il Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli, all’esito della seduta odierna della Commissione mirata a fornire un aggiornamento circa l’iter procedurale in corso per consentire a Pescara di conquistare la Bandiera Blu, ha annunciato “quattro appuntamenti all’interno di altrettanti stabilimenti balneari-pilota per la sensibilizzazione sui temi del plastic-free e del risparmio energetico, attività di promozione nella Riserva naturale dannunziana con il coinvolgimento dei bambini e delle famiglie in attività laboratoriali, e tre seminari fomativi, il primo dei quali già fissato per lunedì 13 luglio sui Contratti di Fiume. È il fitto calendario di iniziative da chiudere entro l’11 dicembre per consentire a Pescara di ottenere il riconoscimento della Bandiera Blu nel 2021, iniziative che l’amministrazione comunale di Pescara svolgerà in partnership con l’Associazione Ambiente e/è Vita.
L’obiettivo è quello di portare a termine l’iter procedurale, inevitabilmente rallentato dall’emergenza Covid-19, comunque rispettando i termini per consentire alla nostra città di non perdere un marchio di qualità di formidabile valore per certificare la qualità amministrativa stessa del territorio perchè una Bandiera Blu non significa solo mare pulito e balneabile, ma anche una città rispettosa dell’ambiente, capace di eliminare il consumo della plastica, a casa come in ufficio, nei ristoranti, negli stabilimenti balneari e in strada, e di adottare comportamenti che favoriscano il miglioramento della qualità della vita”.
“La Bandiera Blu è un obiettivo ambizioso, impegnativo e doveroso per una città come Pescara che vuole scrollarsi di dosso la pessima immagine degli ultimi anni, fra mare inquinato, livelli record di Pm10, sversamenti nel fiume e altri pessimi record registrati – ha sottolineato il Presidente Petrelli -. L’amministrazione Masci deve rappresentare il punto di svolta: l’iter è partito lo scorso dicembre 2019, quando gli uffici hanno partecipato a una riunione della Commissione FEE e con la relativa acquisizione di un questionario che indica, in modo capillare, tutti i requisiti richiesti per ottenere il ‘bollino’ di qualità e le azioni da mettere in campo, una fra tutte, ad esempio, è iniziare a eliminare la plastica dal nostro quotidiano, e il Comune di Pescara ha cominciato distribuendo borracce d’acciaio a dipendenti e amministratori.
Nel frattempo, come previsto, l’amministrazione ha individuato l’Associazione che dovrà accompagnare tale cammino e affiancare il Comune nell’organizzazione di eventi e attività eco-sostenibili che ci permettano di acquisire punteggi in quello che è un vero concorso e che ci vedrà sostenere la competizione con altre città. L’Associazione partner prescelta è Ambiente e/è Vita che, attraverso De Rerum Natura, gestisce anche la Riserva naturale dannunziana, come ha spiegato la dirigente Fino. Lo scorso 10 giugno si è già svolto un primo incontro con tutti gli assessori competenti per illustrare il programma di iniziative che in estate e a settembre si concretizzeranno in veri eventi di promozione e sensibilizzazione, e in contemporanea ci sarà la raccolta dei dati di riscontro in risposta al questionario ministeriale, che poi faranno parte del Fascicolo Pescara’. Si comincia lunedì 13 luglio con un incontro all’Aurum sui Contratti di Fiume, con la partecipazione di tutti i Comuni che si riversano sull’asta fluviale, che riveste un ruolo fondamentale nel garantire la qualità delle acque marine. Sabato 18 luglio ci saranno attività laboratoriali per bambini nella Riserva naturale dannunziana, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; quindi ci si sposterà nei 4 stabilimenti balneari che hanno aderito all’iniziativa pilota, ovvero domenica 19 luglio nello stabilimento Coralba a Porta Nuova, il 26 luglio alla Capponcina Beach Resort in viale della Riviera, il 2 agosto all’Ippo Beach Club sempre sulla riviera sud, sul lungomare Papa Giovanni XXIII; domenica 9 agosto al New Orsa Maggiore sempre sulla riviera nord, 4 stabilimenti che ospiteranno l’evento ‘Sole, mare, riciclare con tanta energia pulita’, con l’allestimento di un punto informativo su #plasticfree ed ecobonus, laboratori di riciclaggio con una stampante tridimensionale, studio dell’elettricità del sole e cottura con forno solare. Nel frattempo gli uffici porteranno avanti gli incontro di concertazione con le categorie sociali e gli enti privati, tra il 10 e il 20 agosto si svolgerà un appuntamento in piazza Salotto con attività di educazione e sensibilizzazione ambientale; tra il primo e il 15 settembre il secondo seminario di verifica ‘Il Fiume Pescara: problemi e opportunità’; tra il 15 e il 30 settembre Tavolo di confronto con le scuole con adesione delle Eco-Schools-Fee-Italia, realizzabile anche con la didattica a distanza; tra il 9 e il 30 ottobre secondo incontro conoscitivo sugli stati di avanzamento del progetto; tra il 10 e il 25 novembre terzo seminario con presentazione del dossier delle attività e conclusione delle attività entro il 10 dicembre. “Parliamo di un calendario serrato di appuntamenti – ha proseguito il Presidente Petrelli – che punta a recuperare il tempo perso a causa dell’emergenza Covid-19 e che pure dovremo rispettare, ricordando che ci saranno due momenti di verifica ministeriale, il primo il 10 novembre il secondo il 10 dicembre, quando dovremo mandare l’intero faldone a Roma per le valutazioni e per aspirare a ottenere la Bandera Blu a inizio 2021, un’attribuzione che sarebbe un importante riconoscimento per Pescara”.
“Nel frattempo – ha chiesto il consigliere Foschi, membro della Commissione – chiediamo anche un incontro con l’Aca che deve spiegarci perché venerdì scorso, a fronte di due gocce d’acqua, ha deciso di aprire gli sfiori dei ‘troppo-pieni’ sversando direttamente in mare i liquami cittadini, anziché dirottarli al depuratore, pratica in uso dal 6 aprile 2015, ovvero dal famoso crollo della condotta in via Raiale, mentre non ve ne sono tracce in precedenza. È vero che una normativa regionale del maggio 2016 ha autorizzato tale procedura a fronte di una situazione di emergenza, ovvero quando la portata delle acque piovane diventa tale da poter mettere a rischio la tenuta del depuratore, ma certamente non era il caso di venerdì, il depuratore non avrebbe sofferto, ma in compenso quello sversamento ha obbligato il sindaco a firmare un’ordinanza di divieto di balneazione cautelare e solo oggi l’Arta ha potuto eseguire i campionamenti per l’eventuale revoca del provvedimento. Ma quello che vogliamo scoprire è perché tale procedura è necessaria dal giorno del crollo della condotta di via Raiale, mentre prima non si è mai registrata tale necessità. Se non chiariamo tale punto, anche il discorso sulla Bandiera Blu continuerà a presentare difficoltà oggettive che vanno superate”.