PESCARA – Si è svolta ieri la conferenza stampa convocata dal Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci per ufficializzare l’approvazione del bando da parte della giunta camerale teso ad individuare la compagnia marittima che garantirà la ripresa dei collegamenti estivi con la Croazia , alla presenza del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, dell’assessore Berardino Fiorilli, del comandante della Direzione Marittima Luciano Pozzolano e del Presidente di Federalberghi Emilio Schirato.
“Vogliamo lasciarci alle spalle i 3 anni di grande sofferenza che hanno purtroppo segnato la vita del nostro porto canale – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -. Con il dragaggio non abbiamo forse risolto il problema dell’insabbiamento dei fondali dal punto di vista infrastrutturale, ma stiamo lavorando anche sul fronte del Piano regolatore portuale fermo in Regione. Lo scorso febbraio abbiamo avuto dal Comandante Pozzolano la certificazione circa l’agibilità dei fondali, una certificazione che ci ha permesso di tentare il primo contatto con i vertici della Snav, il 4 e 11 febbraio scorsi, la compagnia che tradizionalmente ha sempre svolto quel collegamento su Pescara. E quel contatto mi ha permesso di capire che Pescara nonostante le difficoltà è comunque una città attraente, abbiamo comunque tutte le carte in regola e c’è interesse per la ripresa della linea marittima. Il riscontro è stata la spinta per strutturare un percorso organizzato teso anche a individuare le risorse necessarie. E in questo senso abbiamo trovato piena sinergia con la Camera di Commercio con la quale abbiamo fatto gioco di squadra. La legge oggi non consente agli Enti pubblici di finanziare le società che curano i collegamenti, e la Camera di Commercio ha compreso la necessità di un ‘sacrificio’ e si è fatta avanti individuando un percorso ineccepibile sotto il profilo giuridico e imprenditoriale: innanzitutto invece di prevedere l’erogazione di una somma intera come start up, ha saputo guardare la prospettiva individuando la somma, 200mila euro, da spalmare su 3 anni con un impegno chiaro anche da parte della compagnia che si aggiudicherà il bando. E credo che l’evidenza pubblica sia la scelta migliore. Cosa farà il Comune di Pescara: come sempre garantiremo tutti i servizi a terra, dunque ci occuperemo del trasporto passeggeri con il bus navetta sino al punto di imbarco e concorderemo le altre iniziative necessarie con la compagnia aggiudicatrice, con tempi molto stretti di organizzazione, visto che le offerte dovranno pervenire entro gli inizi di maggio per far riprendere i collegamenti a luglio e agosto”.
“Oggi si rimargina una ferita aperta tre anni fa – ha detto l’assessore Fiorilli –, grazie alla sinergia tra maggioranza di Governo e Istituzioni, con un’amministrazione che da mesi sta lavorando su un punto strategico per il rilancio del turismo”.
Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa affida ad una nota il suo pensiero sul bando della Camera di Commercio per il collegamento con l’altra sponda dell’Adriatico e sul ritorno delle petroliere, con un appello alla Regione sul Prp.
“Arrivano segnali positivi per il porto di Pescara. Due i fatti importanti di questi giorni: il bando della Camera di commercio per riattivare i collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico e il ritorno di una petroliera. Essendo da sempre impegnato sul fronte del porto non posso che essere soddisfatto di queste novità che fanno intravedere degli spiragli positivi dopo un lungo periodo di grandi difficoltà per tutti gli operatori. Seppur con enormi difficoltà si cominciano a cogliere i risultati di un lavoro lungo e complesso che non è affatto terminato e che continua a vederci impegnati in vista di altri traguardi da raggiungere e cioè gli aiuti agli operatori, il Piano regolatore portuale, i dragaggi a venire e la salvaguardia del nostro territorio dal punto di vista ambientale, guardando il porto al di là della infrastruttura in sé. Ringrazio per l’impegno la Camera di commercio e il suo presidente Daniele Becci, anche perché la riattivazione dei collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico rappresenta un nuovo impulso all’economia di tutta la provincia che, sono certo, sarà colto a pieno da tutti gli operatori. Auspico infine una accelerazione dell’iter relativo al Piano regolatore portuale e chiedo alla Regione di farsi protagonista di uno sprint finale su questo fronte”.
Per la Cna si tratta di una scelta giusta, ma vanno risolti i problemi del porto effettuando interventi strutturali, non limitandosi solo al dragaggio
Bene la scelta della Camera di commercio adriatica di investire per il rilancio del traffico passeggeri con la Croazia, ma adesso le istituzioni locali devono assecondare questa scelta, impedendo il ripetersi delle condizioni che hanno reso per tre anni inagibile il porto pescarese e aprendo finalmente la strada per una definitiva affermazione dello scalo come porto passeggeri d’Abruzzo. Lo afferma il presidente della Cna di Pescara, Italo Lupo, secondo cui:
«la scelta dell’ente camerale presieduto da Daniele Becci di investire 200mila euro per il rilancio dei collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico, crea le condizioni per ripartire da dove si era lasciato: ovvero gli oltre 23mila passeggeri (tra arrivi e partenze) transitati attraverso il porto della città nell’estate del 2010, considerati la premessa per un ulteriore allargamento del traffico».
«Perché l’estate del 2014 possa davvero segnare una svolta positiva, tuttavia – secondo il presidente della Cna abruzzese – occorre che si impedisca il ripetersi dei problemi che, complice il mancato dragaggio dei fondali, hanno portato alla totale paralisi del porto per tre anni. E con la certezza del dragaggio, occorre pure intervenire su quelle modifiche strutturali che, con il concorso finanziario della Regione e dello Stato, rendano definitivamente agibile il porto canale, per il traffico passeggeri, per quello delle merci e per l’attività di pesca. Adottando, inoltre, in via definitiva il piano regolatore portuale che deve diventare lo strumento di programmazione della infrastruttura».
«La ripresa dei collegamenti con l’altra sponda – conclude la confederazione artigiana – è troppo vitale per il rilancio dell’economia turistica abruzzese, penalizzata in questo periodo di recessione economica dalla chiusura di una struttura che, per la posizione geografica centrale in Abruzzo, rappresenta l’unica porta d’ingresso credibile della nostra regione per i collegamenti delle persone con la Croazia».
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