Pescara, bando per vigilatrici d’infanzia

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L’assessore Santavenere: “Attraverso le stabilizzazioni consentite dalla procedura agirà anche sulle liste d’attesa degli asili nido”

PESCARA – Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul sito del Comune un bando per titoli ed esami per l’assunzione di n. 4 posti di educatore d’infanzia full-time a tempo indeterminato, categoria C – ai sensi dell’art. 4, comma 6, d.l. 101/2013, convertito in l. 125/2013 consultabile al seguente link:

http://www.comune.pescara.it/UserFiles/utenti/File/avvisi_pubblici/2015/EDUCATRICI_BANDO.pdf

“Si tratta di una procedura che di fatto elimina da una posizione di precarietà degli operatori che hanno maturato certe condizioni descritte dal bando – illustra l’assessore al Personale Sandra Santavenere – Com’è noto, il Comune si trova all’inizio di un percorso di riequilibrio economico finanziario che non consentirà assunzioni, quelle rese possibili dal bando sono consentite dalla legge. Attraverso la stabilizzazione di posizioni che si sono precarizzate nel tempo, riusciremo ad agire per coprire il fabbisogno di un settore importante quale è quello degli asili, al fine di diminuire le liste di attesa nell’ottica del mantenimento degli standard della norma regioanle. Si tratta di personale “infungibile”, non presente negli organici provinciali. L’articolo 4, comma, 6, del D.L. 101/2013 (convertito con L. 125/2013) ha introdotto una disciplina speciale di reclutamento a favore del personale precario delle pubbliche amministrazioni, finalizzate alla valorizzazione delle professionalità acquisite e, al contempo, alla riduzione del numero dei contratti a termine nel pubblico impiego, oltre quellagià previstadall’art. 35, comma 3bis, del D.Lgs. 165/2001, introdotta dalla legge di stabilità 2013. A decorrere dal 1° settembre 2013 e fino al 31 dicembre 2018 le pubbliche amministrazioni possono avviare procedure di reclutamento mediante concorso a tempo indeterminato, per titoli ed esami, riservato per un massimo del 50% delle risorse assunzionali previste, a coloro che:

– sono in possesso dei requisiti di cui all’art. 1, commi 519 e 558, della L. 296/2006 e dell’art. 3, comma 90, della L. 244/2007, ovvero:

– coloro che alla data del 30 ottobre 2013 hanno maturato, negli ultimi cinque anni (ovvero nell’arco temporale che va dal 30 ottobre 2008 al 30 ottobre 2013), almeno tre anni di servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alle dipendenze dell’amministrazione che emana il bando con esclusione, in ogni caso, dei servizi prestati presso uffici di diretta collaborazione degli organi politici.

Il Comune di Pescara ha utilizzato quest’ultima procedura di reclutamento speciale prevista dalla richiamata legislazione in materia non rivolta al personale interno all’ente che è sottoposta esclusivamente al vincolo del 50% del budget assunzionale previsto dalla legge per l’anno di riferimento (vincolo pienamente rispettato).

Siu precisa che nulla centra la riserva di cui all’art. 52, comma 1bis del D.lgs 165/2001 (TUPI), di cui erronaeamente parla un articolo apparso su una testata locale, tale riserva è stata introdotta dalla c.d. “Riforma Brunetta”, il quale statuisce che “le progressioni fra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l’amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso. La procedura seguita dal Comune di Pescara è, pertanto, assolutamente in linea con le previsioni normative in materia”.

 

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