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Bando Riqualificazione Periferie, i sindaci abruzzesi insieme a difesa dei fondi

da Francesco Rapino

bando periferieNella conferenza congiunta illustrate le iniziative   per scongiurare la sospensione dei finanziamenti.Di Primio ,Vicepresidente Nazionale ANCI, domani in audizione alla commissione Bilancio della Camera

PESCARA – Si è svolta stamane nella Sala conferenze dell’Aeroporto d’Abruzzo, la conferenza stampa  congiunta per la difesa dei fondi di riqualificazione, previsti dal bando per le periferie della Presidenza del Consiglio dei Ministri.Oltre al sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, vice presidente nazionale dell’Anci.

L’associazione dei Comuni d’Italia domani sarà ricevuta in delegazione dagli esponenti della Commissione della Camera, che il prossimo 11 settembre esaminerà l’emendamento al Decreto Mille proroghe già votato dal Senato, che contiene la richiesta di sospensione dei fondi e il rinvio al 2020.

Presenti anche gli assessori agli Affari Istituzionali e Politiche sociali del Comune di Teramo Sara Falini e Simone Mistichelli e il direttore di Anci Abruzzo Massimo Luciani. Pescara e Chieti domani saranno parte della delegazione alla Camera, stamane è stata inoltre annunciata l’adesione alle iniziative ulteriori di mobilitazione istituzionale pronte a scattare in caso di mancato ripristino dei fondi.

“Chieti, Pescara e gli altri Comuni abruzzesi sono uniti nel difendere l’interesse dei cittadini e dell’Italia contro la sospensione dei finanziamenti relativi al “Programma Straordinario di Intervento per la Riqualificazione Urbana e la Sicurezza delle Periferie – così il sindaco di Chieti Umberto Di Primio- .

Sono 96 i Comuni italiani che, a causa di questo sciagurato provvedimento votato in Senato, rischiano di perdere gli stanziamenti economici per realizzare opere importanti per le città e per la qualità della vita dei cittadini – ha evidenziato il Sindaco Di Primio –. È una battaglia, dunque, che stiamo portando avanti a livello nazionale, tant’è che domani una delegazione di sindaci sarà in audizione in commissione Bilancio alla Camera per esprimere la grave preoccupazione per tale norma, tanto grave, quanto inattesa, che sospende i finanziamenti già oggetto di convenzioni riguardanti opere del valore complessivo di un miliardo e seicento milioni.

È un provvedimento che presenta profili di illegittimità costituzionale e civilistica adottato da chi non si rende conto che le motivazioni accampate sono assolutamente infondate, in quanto le risorse che devono essere utilizzate non sono sottratte ai Comuni né possono essere ridistribuite ad altri e vedono già la bollinatura della Corte dei Conti. Se dovessimo perdere questi finanziamenti siamo pronti ad intraprendere azioni legali perché la città di Chieti ha già fatto progetti e avviato le opere per le quali qualcuno sarà chiamato a rispondere se si dovesse profilare un danno erariale. Come Associazione dei Comuni Italiani presenteremo un documento che compendia i profili impugnativi”.

I finanziamenti richiesti dal Comune di Chieti per il progetto ‘Riqualific@teate’ riguardano: la riqualificazione architettonica di Piazza San Giustino, il raddoppio del parcheggio del Terminal Bus, il potenziamento dei posti auto nella Caserma Berardi, la costruzione di una palestra didattica e di un orto botanico nell’area della ex scuola Vicentini, ormai inagibile dopo il sisma del 2009, per un valore di 11.172.890 euro.

«Sono contento che a questa conferenza stampa condivisa abbiano partecipato anche tecnici, progettisti e assessori che hanno accompagnato i progetti del Bando delle Periferie – così il sindaco di Pescara Marco Alessandrini –. Si tratta di un bando a cui teniamo molto perché in un’epoca di finanza pubblica strozzata questo è ossigeno puro ed è importante che non si perda. Non dobbiamo tutelare solo la cifra che per noi è pari a 18 milioni di euro ma il meccanismo alla base: i progetti sono stati premiati perché, incentivando la collaborazione fra pubblico e privato, triplicano investimenti ed economie.

Combatteremo con tutte le nostre forze contro questa scellerata decisione, uno scippo istituzionale, perché abbiamo firmato degli atti ufficiali a Palazzo Chigi e la Corte dei Conti ha vidimato e bollinato tale passaggio. Dietro il bando c’è il Sistema Italia, ci sono 2,1 miliardi di euro in ballo, che riguardano 25 milioni di persone, il 40 per cento del Paese che non può restare sospeso. Per realizzare quanto è stato progettato e pronto per gli appalti dobbiamo portare avanti una battaglia tutti insieme, domani diremo questo a Roma con la delegazione Anci al Parlamento: i fondi sono vitali per le economie cittadine e per la credibilità delle istituzioni e siamo pronti a tutto per riattivarli e concretizzare opere a sostegno delle nostre comunità».

“Teramo ha 16 milioni che verranno congelati per la realizzazione di diverse opere – così Simone Mistichelli,assessore alle Politiche Sociali del Comune di Teramo – il nostro sindaco ha parlato con De Caro per esporre le problematicità che colpiscono Teramo, che oltre alla riqualificazione dai fondi bloccati, ci vede alle prese con il dramma che ci ha colpiti nel 2016 con il terremoto. La sospensione blocca e amplifica i problemi che correlati a questa speciale condizione in cui ci troviamo: ad oggi abbiamo 4.000 nuclei familiari sfollati, 1.023 famiglie che hanno fatto richiesta per il Cas, 109 sono i nuclei che stanno ancora nelle strutture ricettive e il blocco di questo bando provoca un disagio concreto. Abbiamo anche un grosso fenomeno di desertificazione perché i cittadini teramani si sono spostati sulla costa e la sospensione fa slittare nel tempo anche i termini di rientro di questo nutrito gruppo di persone”.

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