ROSETO DEGLI ABRUZZI – Il PalaSojourner non evocherà dolci ricordi alle ARAN Cucine Panthers Roseto. È proprio sul neutro di Rieti, infatti, che le ragazze dirette da coach Iris Ferazzoli hanno abbandonato per il secondo anno consecutivo il sogno della promozione in A2, cedendo al Basket Roma per 70-55. Il più amaro degli epiloghi di una stagione in cui purtroppo, evidentemente, troppe cose non sono andate per il verso giusto.
Sottolineare i meriti del Basket Roma è doveroso: una squadra composta da una 2003, due 2004, otto 2005 più la rientrante 2000 Giulia Bongiorno (reduce dal college a Florida International University), ma che a guardarle giocare in campo sembrerebbero professioniste con ben più esperienza alle spalle. Per il secondo anno consecutivo la squadra di Luciano Bongiorno estromette Roseto dal campionato, ma stavolta la partita era un dentro o fuori anche per loro: tanto di cappello a Lucantoni e compagne, l’impressione è che di molte di loro si sentirà presto parlare a livelli superiori.
Quanto alle Panthers, è beffardo ripensare ai primi quindici minuti: contro un’avversaria presente e reattiva, Roseto era comunque avanti in doppia cifra semplicemente perché stava giocando meglio. E perché sembrava, come teoricamente sarebbe dovuto essere, la squadra più forte. Poi, un terzo quarto da 20-4 (venti a quattro) ha spento definitivamente la luce sul campionato delle Pantere targate ARAN Cucine.
Detto di meriti e demeriti delle squadre in campo, sarebbe forse più giusto che una partita così importante, in cui ci si gioca un anno di lavoro e un’intera stagione in quaranta minuti, abbia un contorno più adeguato. Quello che è accaduto nel secondo quarto (prima dell’episodio riguardante coach Bongiorno) è semplicemente imbarazzante, con diverse incomprensioni sul tempo e sul punteggio della partita (non su un’infrazione di passi o su un fallo dubbio!), più volte ripetutesi durante il suddetto parziale. In una Finale non è tollerabile che situazioni del genere possano influenzare in questo modo l’inerzia della partita. Che magari Roseto avrebbe perso lo stesso, ma in una gara normale.
L’unica nota positiva di questo naufragio, in casa Panthers Roseto, è avere tutto il tempo di riflettere e capire quali sono stati gli errori commessi in una stagione chiusa con largo anticipo rispetto alle aspettative. E la speranza è ovviamente quella di imboccare la via maestra nel prossimo futuro, a prescindere da quelle che saranno le scelte legate a categoria, società, staff tecnico e roster.
In chiusura, un ringraziamento speciale alla quarantina di tifosi accorsi a Rieti per sostenere le Panthers: l’applauso di fine partita è stata probabilmente la cosa più bella di una stagione maledetta. E, dopo la desolante presenza di pubblico a Roseto per la gara di ritorno contro il San Raffaele, era giusto che le Pantere non si sentissero sole. Non lo sono state.
TABELLINO
BASKET ROMA-ARAN CUCINE PANTHERS ROSETO 70-55 (19-21; 34-38; 54-42)
ROMA: Di Stefano 3, Pragliola 5, Perone, Lucantoni 13, Cedolini 5, Fantini 23, Belluzzo, Benini 11, Aghilarre, Cenci, Bongiorno 12, Gatti. Coach: Bongiorno.
ROSETO: Marini, Albanese 4, Lucente 4, Zanetti 3, Azzola, Schena, Duran 17, Lucchesini 16, De Vettor, Kotnik 5, Atanasovska 6, Rizzati 3. Coach: Ferazzoli.