CANTÙ – Questo pomeriggio nuova trasferta per la Tercas Teramo che sfiderà i vice campioni d’Italia del Cantù. Palla a due alle ore 18.15 sotto la direzione della seguente terna arbitrale: Gianluca Mattioli di Pesaro, Davide Ramilli di Forlì e Emanuele Aronne di Viterbo. Dopo il brillante successo casalingo contro la Scavolini l’energia giusta per affrontare una delle Top 16 di Eurolega e a quota 10 in classifica in virtù dei 5 successi e 4 sconfitte.
Il tecnico Ramagli esalta le qualità dell’avversario che tuttavia sarà da stimolo in più a dare il massimo per cercare di centrare il primo successo esterno stagionale:
Cantù esprime un’alta qualità di gioco ed una distribuzione di ruoli e responsabilità molto equilibrata. Sono queste le prerogative delle grandi squadre che possono competere sui più importanti palcoscenici europei. Non è un caso che la partita di Bilbao abbia consegnato alla Bennet le chiavi per il passaggio del turno alle Top 16 di Eurolega. Noi dovremo attingere al nostro serbatoio di intensità ed energia per essere competitivi per quaranta minuti sapendo che ci aspetta un impegno duro ma al contempo stimolante e volendo mostrare le nostre qualità e il nostro essere squadra –conclude Ramagli- anche su un campo difficile come quello di Cantù.
Alla NGC Arena Teramo, per superare anche la cabala che vede i biancorossi ben 6 volte su 8 sconfitti in trasferta, riparte da Milos Borisov, protagonista assoluto della scorsa partita con ben 23 punti e 15 rimbalzi. Lo sa bene il coach della Bennet, Andrea Trinchieri, che sul sito ufficiale così si esprime sulla squadra Abruzzese, sulla rincorsa alle prime posizioni e sull’innesto di Gianella:
Teramo ha disputato una signora partita con Pesaro giocando con grande energia e trasporto poichè veniva da una brutta serie di sconfitte. Ora sicuramente avrà il cuore un pò più leggero. Come sempre la difficoltà è preparare una gara in due allenamenti. Ci sono ancora due partite e sicuramente non provarci sarebbe un peccato. Sono gare molto difficili, ma questo non vuol dire che l’obiettivo sia irrangiungibile. La cosa interessante è che ora non abbiamo lo stress di dover fare risultato per forza. Quindi possiamo concentarci per migliorare la nostra classifica in campionato e toglierci qualche soddisfazione in Eurolega.
La chiave di tutto è che i giocatori devono fare ciò che sanno fare. Un inserimento così veloce prevede un lavoro a monte che è stato quello di ridurre il numero di giochi. Nicolas ha usato le sue capacità dentro quello che gli abbiamo trasmesso in un allenamento. Ha fatto il play di esperienza, così come gli richiede ruolo e anagrafe. Ogni progetto prevede degli aggiustamenti. A Basile stava costando molto fare il playmaker in termini di gambe, perchè perdeva brillantezza come guardia quando arrivava al tiro. Noi gli avevamo chiesto di essere un regista alla Basile, con licenza di “ignorare”, però questo lo limitava perchè veniva consumato dalla pressione difensiva degli avversari Ora, con l’innesto di Gianella, abbiamo rimesso le caselle al loro posto. La verità è che chi ha subito questa decisione, ossia Lighty, non aveva nessuna colpa. David è un signor giocatore che è stato ceduto solo per dargli dei minuti che in questa configurazione facevo fatica a trovargli. Però è un ragazzo che si è sempre comportato, si è allenato e ha giocato con il massimo dell’impegno e della passione, come raramente avevo visto fare da un rookie. Martedì scorso, quando Lighty è partito per tornare in Italia, ho detto alla squadra che per me era un giorno triste perchè solitamente ogni giocatore ha l’opportunità di dimostrare ciò che vale. A David questa possibilità non è stata concessa e non per sua colpa.