TERAMO – Se c’è una considerazione che spesso sta emergendo in maniera nitida nelle ultime vittorie del Teramo Basket 1960 è che più i ragazzi di coach Bianchi vanno in difficoltà, con le spalle al muro, più reagiscono con attributi cubici, rabbia e personalità. È accaduto contro Ortona, dopo l’uscita per infortunio di Staffieri e si è ripetuto nella splendida vittoria del derby contro Giulianova, ottenuta dopo una partita durissima, giocata molto sui nervi, non bella da vedere per larghi tratti (specialmente il primo tempo) ma di una straordinaria intensità. Alla fine ha vinto meritatamente il Teramo, vendicando sportivamente parlando la sanguinosa sconfitta dell’andata, legittimando così il terzo posto in classifica a quota 18 punti condiviso con altre tre squadre.
Si scriveva poco fa della capacità di reazione dei biancorossi alle difficoltà, ebbene è stato un derby a dir poco eroico sotto questo punto di vista perché vinto senza Cicognani, infortunatosi nel primo quarto, con Milojevic di rientro dall’infortunio (partita commovente del serbo) e con una rotazione ridotta all’osso per problemi di falli. Tante varianti che potevano influenzare negativamente il match e far perdere fiducia ai biancorossi, invece i ragazzi di coach Bianchi hanno portato a casa la vittoria per 70-62 applauditi da un Palaskà infuocato con 1500 spettatori.
L’inizio del match non fa presagire però nulla di buono, il Giulianova cerca di mettere il gioco sui suoi binari ovvero intensità fisica, ritmi alti, tanti contatti ed aggressività. Il Teramo prova invece a restare razionale e giocare la sua pallacanestro ma si segna pochissimo, gli attacchi fanno una fatica incredibile per trovare la via del canestro. Il derby non prende ritmo, i falli sono tantissimi (ben 14 nel solo primo quarto) e la prima frazione si chiude con un punteggio da minibasket, 8-12 per i cugini giallorossi.
Nel secondo quarto la situazione falli per il Teramo si aggrava con Salamina, Lagioia ed Errera a quota tre penalità personali. Il Giulianova prova a trarne vantaggio e si porta anche sul 14-20, il Teramo però ha un minimo di reazione e chiude a contatto il primo tempo sul 24-27. Il momento chiave avviene nel terzo quarto, i biancorossi rientrano in campo con gli occhi della tigre e tre bombe di Staffieri, Lagioia e Musso infiammano letteralmente il Palaskà dando il primo vantaggio importante (38-31 al 24’). Tisato chiama immediatamente time out ma il Giulianova è come un pugile stordito ed incredulo, capitan Lagioia piazza cinque punti consecutivi ed Errera firma il massimo vantaggio al 26’ sul 45-31. Il terzo quarto si chiude sul 52-40 con un parziale devastante dei biancorossi, 28-13.
Nell’ultima frazione però il Teramo comincia a pagare fisiologicamente le rotazioni ridotte, i problemi di falli e il poco tonnellaggio in area. Il Giulianova infatti lentamente, ma in modo costante, comincia rosicchiare punti e si arriva al 37’ con Banchi che piazza la tripla del 61-59. Si prevede quindi un finale al cardiopalma, con qualche spettro che inizia ad aleggiare, e invece i ragazzi di coach Bianchi reagiscono alla grande. Nolli e Staffieri non sbagliano dalla lunetta, la difesa funziona ed una mano viene data anche dagli ospiti che commettono tre ingenui falli antisportivi in un secondo (se non è record poco ci manca). Salamina chiude i conti dalla lunetta e congela il pallone fino alla sirena finale del 70-62. Una vittoria quindi importantissima per il Teramo, una vittoria che fa cominciare con grande entusiasmo il girone di ritorno e che sicuramente darà grande fiducia per la prossima, difficile, trasferta contro Recanati.
TABELLINO
TERAMO BASKET 1960 – GIULIANOVA BASKET 70 – 62 (8-12, 16-15, 28-13, 18-22)
Teramo Basket 1960: Milojevic 9, Ceci, Di Eusanio, Nolli 8, Salamina 14, Lagioia 8, Errera 5, Musso 7, Staffieri 14, Manente, Piccinini 1, Cicognani 4. Coach: Piero Bianchi
Giulianova Basket ’85: Criconia 9, Sofia, Ricci 11, Sacripante, Bastone 15, Banchi 7, Di Diomede 2, Malatesta, Preti 8, Tomasello 9, Bertocchi 1, Zacchigna. Coach: Davide Tisato