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Beniamino Cardines autore del mese su Interwine

da Redazione

diario da una frase Beniamino Cardines

Giornalista abruzzese conquista il titolo per marzo 2019 con il suo “Diario da una Frase”: «Ringrazio tutti i lettori che mi seguono da ogni parte d’Italia»

PESCARA – Con oltre 4000 visualizzazioni di lettura, Beniamino Cardines (scrittore regista performer pescarese) si aggiudica il titolo di AUTORE del MESE di marzo 2019 sulla Piattaforma di Scrittura INTERTWINE (https://www.intertwine.it/it/).

Per ben 4 settimane ai vertici della Top Ten di lettura e visualizzazioni, e infine ha conquistato l’ambito titolo come Autore del Mese di marzo 2019 con il suo “Diario da una Frase” che pubblica ogni sera dopo la mezzanotte cercando di intercettare le istanze più attuali del momento in chiave di “giornalismo di pensiero”.

A un mese circa, dopo aver ricevuto a Roma il Terzo Premio assoluto al Concorso Letterario Internazionale “Ranieri Filo della Torre – terza edizione 2019” con il racconto “Il patto dell’olio”, l’Autore abruzzese torna alla ribalta con un progetto di scrittura creativa e giornalismo che s’intrecciano per comunicare all’istante e innescare riflessioni sulle tematiche della vita e della società contemporanea.

Beniamino Cardines: “Ringrazio tutti i lettori che mi seguono da ogni parte d’Italia, è bello scrivere e sapere che qualcuno ti leggerà. Sinceramente non me l’aspettavo, è stato fulminante, ho capito che stava accadendo qualcosa quando ho visto il mio nick-nome che iniziava a scalare la classifica… e poi reggere tutto il mese il primo posto della top ten, certo una bella soddisfazione. Molti mi hanno scritto chiedendomi della copertina, in realtà è una scultura fatta da un bambino che io ho fotografato e ri-lavorato con un programma di grafica creativa”.

(dal) diario da una frase/3 – “Ci sono giornate piene di sole, ma non sono le più allegre, altrove si festeggia e si balla, si beve e si canta, ma qui c’è poco da festeggiare, per le strade gente ubriaca, per lo più studenti, giovani o giovanissimi, alcolizzati come i nativi d’america, come gli aborigeni australiani, popoli a cui hanno fottuto il cervello prima, la terra e il futuro poi, molto allegramente, facendo passare tutto come una movida spensierata…”

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