Davide Berardi, 18 anni, si è formato nel calcio a 11, salvo poi passare al calcio a 5 e militare, per due stagioni, nel settore giovanile del Pescara, la squadra della sua città. Nell’ultima, travagliata stagione vissuta dai biancazzurri in serie A, Davide ha anche avuto l’opportunità di difendere la porta del delfino in quattro occasioni (tre volte in campionato e una volta in Coppa della Divisione), destando un’ottima impressione per le sue qualità e la sua sicurezza, nonostante la giovane età.
Un percorso simile è stato quello di Manuel Scarinci: il ventenne difensore, formatosi nel calcio a 11, è transitato per un breve periodo nel Minerva Chieti, prima di arrivare anche lui a Pescara. La scorsa stagione sei presenze in serie A e un gol (contro la Lazio) per il ragazzo originario di Crecchio, piccolo centro a pochi minuti da Ortona. Per entrambi, si è appena aperta una nuova pagina delle rispettive carriere:
“Ho scelto la Tombesi perché mi hanno convinto le parole del presidente – spiega Davide Berardi – e per un progetto tecnico bello e ambizioso. Poi c’è mister Ricci, che è un grande tecnico e sono certo potrà aiutarci a fare bene in A2. Sono contento di fare questo salto assieme a Manuel Scarinci, anche se nel roster della squadra c’è già Diego Burato, che ho avuto la possibilità di conoscere e di apprezzare come compagno a Pescara.
Sono sincero, lo scorso anno non ho seguito la Tombesi con continuità, ma so che hanno stravinto un campionato difficile, con un ampio vantaggio sulle inseguitrici e in netto anticipo. Per la stagione che inizierà dopo l’estate mi aspetto un campionato, diciamo, tranquillo in A2, con la speranza, per me personalmente, di giocare e di avere il mio spazio, anche se non so ancora chi saranno gli altri portieri del roster. Mi giocherò le mie carte e spero di guadagnarmi la fiducia del mister”.
“La presenza di mister Ricci è stata importante anche per me – ha aggiunto Manuel Scarinci – perché è un allenatore che ha dimostrato di essere molto bravo, tra le altre cose, a far crescere i giovani e a puntare su di loro. Poi la Tombesi è una bella società, che ha fatto una scalata importante vincendo più campionati, e oltre a questo per me sarà davvero come giocare in casa, abitando a pochi chilometri dal palazzetto. Vestire la maglia gialloverde sarà un’emozione particolare.
L’anno scorso sono venuto a vedere qualche partita, ad esempio quella contro il Giovinazzo e l’ultima contro il Cassano, e ho visto una squadra forte e sicura di sé. Troverò Davide Berardi e un ex compagno al Pescara come Burato, il che mi rende ancor più felice. Da un punto di vista personale, spero di avere il mio spazio, di poter giocare i miei minuti e di contribuire ai successi della Tombesi che, ne sono sicuro, continueranno anche per il futuro”.
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