L’evento che si sviluppa, da una collaborazione col Comitato Promotore per la Salvaguardia della Memoria di Sciesopoli Ebraica di Selvino (BG), vedrà la presenza delle autorità ed è aperto a tutti. In Israele Giovanni Bloisi sarà accolto nel kibbutz di Tze’elim, costruito per e da i Bambini di Selvino.
L’Amministrazione Comunale e l’ANPI di Casoli, che da tempo promuovono iniziative congiunte a sostegno della memoria antifascista, in occasione della tappa casolana del Tour Bici-Memoria, intendono commemorare dopo più di 70 anni, il ricordo delle persone internate e passate tra il 1940 e il 1942 nel Campo di concentramento di Casoli, dieci dei quali trovarono la morte nei campi di sterminio. A queste persone è restituita l’identità.
Il Ciclista della Memoria Giovanni Bloisi progetta adesso, insieme al Comitato per la Memoria di Sciesopoli Ebraica (1945-1948), di realizzare un viaggio che, attraverso altri luoghi legati alla persecuzione e alla rinascita degli ebrei dopo la Shoah, lo porterà dall’Italia in Israele, a Yad Vashem e fino a Tze’elim, il kibbutz realizzato dai Bambini di Selvino che erano stati ospitati nella ex colonia di Sciesopoli. A Sciesopoli di Selvino (BG), infatti, tra il 1945 e il 1948, 800 bambini ebrei, orfani, reduci dai campi di concentramento, devastati nel corpo e nello spirito, furono accolti e riportati alla vita, al sorriso, allo studio. Questo fu possibile grazie alla solidarietà e all’accoglienza espresse nei loro confronti dalle forze della democrazia e dell’antifascismo.
Luoghi della Memoria, evocativi del passato terribile, educatori alla storia del dolore e della sofferenza, maestri della coscienza dell’oggi, costruttori di umanità del domani. Luoghi spesso dimenticati, abbandonati, trasformati, o divenuti in alcuni casi oggetto della speculazione, in cui è stata cancellata la storia. Ma quei muri, quei terreni, quegli alberi hanno buona memoria e grandi generosità, e restituiscono, a chi li vuole ascoltare, storie di donne e di uomini, di bambini e di anziani, di esseri umani che hanno vissuto vite che avrebbero avuto diritto a essere migliori.
Tra il 1940 e il 1944 a Casoli venne istituito dal regime fascista un Campo di concentramento per internati ebrei stranieri. Il 27 gennaio scorso, giornata internazionale della commemorazione delle vittime dell’Olocausto, è nato il sito www.campocasoli.org, realizzato e curato da Giuseppe Lorentini e patrocinato dal Comune di Casoli. Il sito, in continuo aggiornamento, racchiude un archivio digitale molto dettagliato che comprende 4462 documenti contenuti nei 212 fascicoli conservati nell’Archivio Storico del Comune di Casoli, un’occasione per andare a riscoprire una pagina che ha segnato la storia non solo di Casoli, ma dell’intera regione Abruzzo, quella di un campo di internamento fascista, un progetto che permette di andare a fondo sull’istituzione e il funzionamento burocratico del campo, con le vicende umane degli internati.
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