Regione Abruzzo

Bike to Coast: una ciclabile costiera di 131 km

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Progetto della Regione Abruzzo, finanziato con 24 milioni di euro di fondi europei PAR-FAS 2007-2013

ABRUZZO – Forse il nome inglese (‘pedala lungo la costa’) è un auspicio pensando di attirare un turismo internazionale, ma il progetto della Regione Abruzzo Bike to Coast, finanziato con 24 milioni di euro di fondi europei PAR-FAS 2007-2013 è un progetto ambizioso. 131 km di piste ciclabili lungo tutta la costa abruzzese, da Martinsicuro a San Salvo. Il tracciato comprende tratti già in buona parte realizzati (lungo la costa teramana), tratti ancora da realizzare (come quello della Costa dei Trabocchi nel chietino, sul sedime della ex ferrovia adriatica) e tratti di strada mancanti (nel pescarese).
Sezione nuova ciclabile MTS Provincia

L’idea è stata lanciata dai ciclisti e ambientalisti abruzzesi che dal 2011 ogni anno organizzano in una domenica di giugno la Biciclettata Adriatica, pedalando lungo piste e strade dell’Abruzzo litoraneo, per incontrarsi a Pineto e festeggiare, chiedendo una politica regionale per la mobilità sostenibile. L’idea ha avuto successo e viene ora copiata anche da altre regioni adriatiche. Ma sono spesi bene i fondi europei di questo progetto regionale?

Questi alcuni dati. Giulianova, 24 mila abitanti ha ricevuto 390.000 euro di finanziamenti del progetto Bike to Coast. Roseto, 24 mila abitanti ha ricevuto 2,6 milioni di euro di finanziamenti. Pineto, 14.800 abitanti ha avuto 1,5 milioni per completare la sua rete di piste ciclabili. Silvi, 15.600 abitanti ha avuto 920 mila euro. Montesilvano, quarta città d’Abruzzo con 53.700 abitanti, prima città turistica con oltre 4 mila posti letto alberghieri, ha avuto da Bike to Coast solo 285 mila euro per il completamento della ciclabile sul lungomare, oltre il ponte sul fiume Saline e l’intervento gestito della Provincia. Non si parla nemmeno di completare la pista ciclabile della Strada Parco che, ferma a via Abruzzo, si dovrebbe far arrivare almeno ai grandi alberghi. Anche la Provincia di Pescara interviene nella città per raccordare la pista ciclabile lungomare con quelle di Pescara e Città S. Angelo. Non è possibile sapere qual è l’importo dei lavori appaltati, perché il progetto non è pubblicato on line e per avere i dati occorre fare una richiesta di accesso agli atti. Troppi o pochi che siano, il finanziamento non servirà per mettere in quota la pista esistente, riallineandola al marciapiede, né per realizzare sul lato monte i parcheggi tolti dalla pista sul lato mare, né per alberare e qualificare i nuovi tratti. Ma si vengono a scoprire incoerenze ed errori progettuali a cantiere ormai aperto e, come al solito, ci si trincera dietro la dichiarata impossibilità di qualsiasi revisione del progetto, pena la perdita del finanziamento. Ma qualcuno risponde mai degli errori fatti? Perché a pagare dovrebbero essere sempre i cittadini?

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