Per la rassegna Pescara Jazz arriva al Teatro D’Annunzio il chitarrista e compositore statunitense Bill Frisell
PESCARA – Arriva al quartetto di Bill Frisell e al concerto When you wish upon a star la 46esima edizione del Pescara Jazz, che proprio quest’anno compie il cinquantennale dalla prima edizione. Sul palco – sabato 21 luglio alle 21.15 – oltre all’atteso chitarrista americano, leader del gruppo, anche Petra Haden alla voce (figlia d’arte del compianto contrabbassista), Thomas Morgan al contrabbasso, Rudy Royston alla batteria.
Biglietti 20 euro secondo settore, 35 primo settore più diritti di prevendita, o in abbonamento. Disponibili al botteghino la sera stessa del live, oppure nei circuiti CiaoTickets e TicketOne, nella biglietteria EMP sul lungomare Colombo 122, all’Urban Box di piazza Salotto o nel nuovo Info-Point di piazza Muzii. TELEFONO: 085/4540969.
Uomo cordiale e disponibile, Bill Frisell sembra un tipo flemmatico. Mai lasciarsi ingannare dalle apparenze: in realtà è un compositore e un musicista iperattivo, con una cinquantina di album a suo nome e una lunghissima lista di collaborazioni, si legge nel cappello di un’intervista di Maurizio Principato pubblicata da Musica Jazz (storica rivista italiana del settore).
La band, che il 23 suonerà anche a Roma al mausoleo del Vittoriano prima di partire per la Germania, presenterà il disco When you wish upon a star – da qui il titolo della serata – ovvero una raccolta di colonne sonore del grande e piccolo schermo rilette in chiave jazz. Oltre a The Million Dollar Hotel di Wim Wenders (regista con il quale Frisell ha direttamente collaborato), anche The Dick Van Dyck Show e The Honeymooners (seguitissime serie televisive americane).
Ma questo album è molto di più di un omaggio ai grandi film o alle produzioni tv. Ha ricevuto ad esempio una nomination per i Grammy Awards. Lo stesso Frisell, sempre su Musica Jazz, dichiara:
Nella musica nata per commentare storie destinate al cinema o alla televisione c’è un intero universo da scoprire e studiare.
Classe 1951 – di Baltimora ma conoscitore del nostro Abruzzo, cuore verde d’Europa – Frisell ha una carriera di oltre 30 anni alle spalle, è ormai uno dei guitar heroes del jazz, dagli anni Ottanta a oggi. Agli esordi in casa ECM, sia come leader che come chitarrista in residence, in particolare per Paul Motian e Jan Garbarek, sono seguiti gli anni della maturità con l’etichetta Nonesuch. Nel tempo si è affermato come campione della svolta postmoderna della musica improvvisata.
Frisell è riuscito a raggiungere una fama planetaria pur essendo a tutti gli effetti un avanguardista (indimenticabili le sue collaborazioni con John Zorn e Tim Berne). Attratto da collaborazioni con le star del rock (Ginger Baker, Marianne Faithfull, Elvis Costello) e dalle musiche per il cinema come testimonia il suo ultimo lavoro in studi odi registrazione (memorabili le sonorizzazioni dei film di Buster Keaton), ha poi imboccato una strada decisamente personale, esplorando le radici della musica americana (country, bluegrass) con i mezzi espressivi del jazz.
Il Pescara Jazz prosegue con Benny Golson, domani, domenica 22 luglio. Per la prima volta sul palco del D’Annunzio (e del festival che lo ospita), questo gigante della musica jazz (classe 1929) si esibirà con Joan Monné al piano, Ignasi Gonzales al basso, Jo Krause alla batteria. Biglietti 20 o 35 euro oppure in abbonamento.