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Bimbo ucciso da un treno a Pescara, condannati i genitori e il nonno

da Redazione

Tribunale ChietiCHIETI – Tre condanne davanti alla Corte d’assise di Chieti, presidente Spiniello, a latere Allieri, il processo per la morte Francesco Pio Spinelli, il bambino di 3 anni travolto e ucciso da un treno nel tardo pomeriggio del 24 maggio del 2014 nei pressi della stazione S. Marco di Pescara.

La madre, inizialmente accusata di abbandono di minore, reato derubricato in omicidio colposo, è stata condannata a tre anni di reclusione, mentre 3 anni e 6 mesi di reclusione sono stati invece inflitti al padre della vittima e al nonno, questi ultimi accusati di concorso in omicidio colposo. Il nonno, difeso dagli stessi avvocati, non era in aula.

Il pubblico ministero Andrea Papalia aveva chiesto la condanna per ciascuno degli imputati a un anno e sei mesi di reclusione. Il bambino, secondo l’accusa, si allontanò da casa attraverso un varco della recinzione e raggiunse i binari dove sopraggiungeva un treno regionale che era partito da Roma Tiburtina.

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