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“Biodiversamente, il Festival dell’Ecoscienza” 2012

da Donatella Di Biase

La terza edizione della manifestazione, organizzata dal WWF Italia per   il 27 e il 28 ottobre prossimi,sarà dedicata alle Alpi

Il 27 e il 28 ottobre prossimi  si svolgerà la terza edizione di “Biodiversamente: il Festival dell’Ecoscienza” organizzato dal WWF Italia in collaborazione con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici per scoprire la biodiversità  e la ricerca scientifica “made in Italy”. L’edizione 2012 sarà dedicata alle Alpi,  uno dei sistemi naturali più importanti per la biodiversità europea, risorsa fondamentale per il benessere dell’uomo e della natura.
Le Alpi sono una delle ultime regioni naturali rimaste nell’Europa centrale, sono la più importante riserva d’acqua in Europa, con grandi fiumi come il Reno, il Rodano e il Po che vi hanno le loro sorgenti, e ospitano 30.000 specie animali, tra cui specie simbolo come l’orso bruno, lo stambecco, il camoscio, il lupo, la lince e l’aquila reale e 13.000 specie vegetali, di cui un gran numero di specie endemiche .

Saranno centinaia le iniziative organizzate per Biodiversamente in musei scientifici, science center, orti botanici, parchi naturali e Oasi WWF di tutta Italia, che in tali giorni  saranno aperti gratuitamente per un fine settimana di incontri, mostre, tour tematici insieme agli esperti, laboratori didattici per grandi e piccoli, proiezioni, osservazioni al microscopio, giochi interattivi e viaggi virtuali nel tempo e nello spazio. E domenica 28 sarà la volta delle Oasi WWF.Anche quest’anno, per sostenere la ricerca scientifica “made in Italy”, il WWF ha  lanciato  il bando per una BORSA DI STUDIO dedicata ai progetti di ricerca sulla conservazione della biodiversità alpina, mentre alle buone pratiche di conservazione già realizzate verrà assegnato il Panda d’Oro 2012.

Il WWF lavora da anni a livello europeo in un Programma Europeo Alpi, che coinvolge le sedi WWF di Italia, Germania, Austria, Svizzera, Francia e segue i principi della conservazione ecoregionale, è un approccio alla conservazione della biodiversità che si basa su una scala spaziale molto vasta, ovvero l’arco alpino nella sua interezza, su obiettivi a lungo termine, anche 50 anni, sul partenariato e sulla collaborazione con gli attori chiave, sul coinvolgimento delle comunità locali, sull’individuazione delle cause dirette e indirette della perdita di biodiversità e sulla formulazione di strategie adatte alla complessità dei temi da trattare.

I musei scientifici italiani, dai piccoli centri territoriali ai moderni Science Center animati da strumenti interattivi e tecnologici, sono una vera fucina di attività oltre che strumenti fondamentali per la tutela della biodiversità. Conservano 30-40 milioni di esemplari di ogni epoca e provenienza costantemente sotto i microscopi degli scienziati italiani e internazionali. Ma sono anche la base operativa di centinaia di ricerche scientifiche che perlustrano ogni angolo del pianeta per classificare, capire, scoprire nuove specie, dando un contributo essenziale alle strategie di tutela ambientale.

“Le Alpi sono uno dei luoghi più selvaggi d’Europa, un ambiente straordinario in cui ricchezza naturale e tradizioni umane sono legati da sentieri millenari, e un vero e proprio serbatoio d’acqua a beneficio dell’Europa intera che fornisce risorse e servizi fondamentali, come la protezione dal rischio idrogeologico, la regolazione del clima, lo stoccaggio di acqua e carbonio, oltre a un patrimonio culturale fatto di tradizioni, turismo e incredibile bellezza”, ha detto Adriano Paolella, direttore generale del WWF Italia. “In questi ecosistemi delicatissimi gli impatti del cambiamento climatico e delle attività umane si fanno sentire a intensità e velocità tali da rendere le Alpi un ‘sistema d’allarme’ in grado di segnalare l’insostenibilità dell’attuale sviluppo europeo. Per i prossimi due anni sarà l’Italia a tenere la presidenza della Convenzione delle Alpi e questa, per la tutela della ricchezza naturale e delle tradizioni culturali, è un’occasione che non dobbiamo perdere.”

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