La rassegna ,organizzata da Veronafiere e dedicata alle energie da fonti agricole rinnovabili, avrà cadenza annuale e si terrà negli anni dispari nell’ambito di Solarexpo (4-6 maggio 2011), e in quelli pari durante Fieragricola (2-5 febbraio 2012)
VERONA – Si svolgerà dal 4 al 6 maggio a Verona “Bioenergy Expo 2011” , mostra specializzata su biomasse, biogas e carburanti,per la sostenibilità economica e ambientale, dedicata agli imprenditori agricoli e agli operatori del settore, e che grazie all’accordo con la società Expoenergie avrà una cadenza annuale: negli anni dispari nell’ambito di Solarexpo (4-6 maggio 2011), e in quelli pari durante Fieragricola (2-5 febbraio 2012).
La rassegna, che si va ad aggiungere alle altre iniziative internazionali dedicate alla bionergie in mostra a Verona, presenterà le più moderne tecnologie rinnovabili per il settore agricolo, offrendo al pubblico di operatori professionali e studenti una delle più vaste panoramiche sulle attrezzature di ultima generazione nel settore. Durante le giornate di Bioenergy Expo si terranno convegni e momenti di approfondimento di grande interesse. Ci sarà anche un’area dinamica all’esterno, con un focus sulla filiera legno-energia. La parola d’ordine dunque è Sostenibilità ambientale ed economica anche in agricoltura.
Nell’ambito di Bioenergy Expo sarà dato impulso alle certificazioni dei gas serra in zootecnia.Infatti
alla manifestazione veronese sarà stretta una alleanza scientifica tra il Consorzio il Biologico di Bologna e CCPB srl e l’Associazione mantovana allevatori per calcolare il carbon footprint negli allevamenti zootecnici.
Bioenergy Expo ha promosso la ricerca nell’imminenza dell’evento di maggio favorendo tale sinergia che porterà ad un accordo sul monitoraggio e la successiva certificazione delle emissioni di gas serra negli allevamenti zootecnici. L’obiettivo è quello di calcolare e migliorare la sostenibilità ambientale della zootecnia, attività troppo spesso messa sotto accusa in termini di emissioni di gas serra, ma nella realtà assai meno impattante di altre attività produttive. L’analisi servirà proprio a focalizzare la cosiddetta ‘carbon footprint’ e mettere in campo, se necessari, accorgimenti per ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica nella filiera agroalimentare.
Come detto, partner del progetto saranno il Consorzio il Biologico, capofila a sua volta di un pool scientifico che vede impegnati la Scuola superiore di Sant’Anna di Pisa, Enea, il Centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia, il Centro ricerche produzioni vegetali di Cesena, Cnr, Ibimet e Lca Lab spin off di Enea, e l’Associazione mantovana allevatori, già in passato realtà apripista di progetti sperimentali dell’Aia, dall’assicurazione sul patrimonio zootecnico alla piattaforma Italialleva, partita proprio in terra virgiliana. E proprio su alcuni allevamenti da latte e di bovini da carne partirà la fase operativa.
Ha commentato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani:
in un progetto innovativo e propulsivo per una migliore sostenibilità delle produzioni agro-zootecniche non deve essere dimenticato il ruolo di VeronafiereBioenergy Expo è stato infatti il collettore per una sperimentazione in grado di portare benefici in termini ambientali, di conoscenza per i consumatori e, in un secondo momento, di miglioramento della distribuzione del reddito nella filiera agroalimentare. Questo progetto mette in luce così il ruolo imprescindibile delle fiere, che non solo generano fatturato per gli espositori e in termini più ampi di macroeconomia, ma favoriscono sinergie a livello di ricerca scientifica.