Teramo

Bisenti, gemellaggio per tradizione con San Felice sul Panaro

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La località emiliana importa la sfilata dei carri allegorici del revival del Montonico per celebrare il luppolo

BISENTI (TE) – Sono le tradizioni a tenere unite le comunità, a raccontarne la storia, le peculiarità, le caratteristiche. A Bisenti (TE) gli organizzatori del Revival dell’Uva e del Vino Montonico lo sanno bene, tanto che da 42 anni ogni prima domenica di ottobre regalano ai visitatori la tradizionale sfilata di carri allegorici celebrando il proprio prodotto tipico.

Una sfilata molto apprezzata e di richiamo, tanto da diventare elemento di unione tra due paesi: Bisenti e San Felice sul Panaro (MO).

Le due realtà, già vicine per rapporti di amicizia coltivati nel tempo, hanno molto in comune: a partire dalla voglia di divertimento e amore per le tradizioni. Dopo anni di partecipazione al revival bisentino, alcuni amici di San Felice hanno deciso di imitare questa festa creandone una nuova e originale. Grazie al supporto del Gruppo Folk di Bisenti, in particolare di Luciano Scocchia, da anni attivo organizzatore del revival, i ragazzi di San Felice hanno messo in piedi una due giorni, sabato e domenica scorsi (18-19 giugno 2016), dedicata alla birra: “Hopperò Carnival&Food”, alla quale hanno partecipato oltre 90 persone partite dall’Abruzzo, tra questi 4 gruppi folk: Maccabbarri, Selva e Vento del Gran Sasso, i Giovani Briganti del Folk e il gruppo Folk Bisenti.

Sono state proprio le loro musiche e i balli tradizionali proposti ad aprire la sfilata di carri allegorici che si è svolta a San Felice nella giornata di domenica. I carri partecipanti, tutti ispirati alla birra e a un paese europeo, sono stati dieci.

Nel corso della sfilata – presentata da Luciano Scocchia e Evelina Frisa, da anni presentatori del revival bisentino – tra le due comunità c’è stato uno scambio di omaggi significativo: il sindaco di San Felice, Alberto Silvestri, ha ricevuto un piatto in ceramica raffigurante elementi del paesaggio dei due comuni con un carro di uva e luppolo come elementi di unione tra le due comunità. Scocchia ha ritirato un omaggio altrettanto significativo con il simbolo della località modenese, segno di amicizia e in ricordo dell’inizio di una fattiva collaborazione tra le due realtà.

Una sorta di gemellaggio partito dal basso, concreto e sincero, che ha avvicinato ancor più i due comuni nel segno della tradizione, del folklore, ma soprattutto dell’amicizia.

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Tags: Bisenti

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