Sembrava un Sabato pomeriggio come tanti: il centro cittadino affollato da migliaia di persone che si godevano il riposo del fine settimana, decine e decine di giovani assiepati nel centro di Piazza della Rinascita, sulla lunga serpentina in marmo bianco di panchine.
Verso le 6 del pomeriggio sono giunti all’improvviso Lorenzo Valloreja, segretario del movimento Sfl (Semper fidelis Luci) e alcuni suoi colleghi di partito, che hanno montato a tempo di record un tavolino sul quale hanno posto una sorta di mixer con microfono e altoparlanti.
Valloreja ha improvvisato così, di fronte a una folla incuriosita di oltre un centinaio di persone, un comizio per esporre le proprie idee alla cittadinanza.
“Abbiamo a Pescara una giunta comunale vergognosa”, ha affermato senza mezzi termini, “che non merita di terminare il mandato elettorale alla guida della città, visto il malgoverno e le ruberie che si sono succeduti durante la permanenza in qualità di sindaco di Luciano D’Alfonso; anche dopo che D’Alfonso s’è fatto da parte, l’amministrazione comunale ha continuato a perseguire una cattiva condotta, che ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’incapacità di questi signori nel gestire la cosa pubblica.
Queste persone, che prendono lauti compensi, se ne devono andare da Pescara, devono scomparire dalla nostra vista, e lasciare spazio a liste civiche come la nostra, fatta di giovani che vogliono cambiare le cose.
Ci ritroviamo in questa bellissima piazza “Salotto”, che noi tutti amiamo, e anche qui, sullo sfondo, intravediamo un simbolo dell’attuale amministrazione che è ormai al capolinea: in quella statua di Toyo Ito rotta è simboleggiato tutto il malgoverno degli ultimi anni.
Facendo quasi richiamo, concettualmente, a “Gli effetti del buono e del cattivo governo”, opera di Ambrogio Lorenzetti , ha fatto una proposta: “Io quella fontana la lascerei così com’è ora, con i lacci e le lastre contenitive”, affinchè funga da monito educativo per le generazioni future.
Tra le sue idee che sono rimaste inascoltate, a suo avviso, ha ribadito l’intento di portare a Pescara il Guggenheim museum, visto che tale fondazione sta cercando una sede nell’Europa meridionale, di istituire una sede della Dia, di fabbricare una discarica a biomasse che bruci i rifiuti e allo stesso tempo produca energia elettrica.
Voglio che qui a Piazza della Rinascita ci sia uno “speaker corner”,ha poi concluso. “Come a Londra, vorrei che ci fosse anche qui un angolo in cui tutti possano dire la loro opinione, ed io sarò tra voi, nei prossimi giorni, nelle tante piazze pescaresi a dare voce a chi non ce l’ha.”
Andrea Russo