L’AQUILA – «La tutela del territorio e dell’economia locale, è una priorità e non può essere solo decantata dalla attuale amministrazione, mentre nei fatti le piccole imprese che operano nell’ambito della ricostruzione vengono sempre più penalizzate». È quanto afferma la Sen. Enza Blundo del Movimento 5 Stelle.
«Non ho ancora avuto risposte alla richiesta del 15 Settembre 2015 per avere informazioni trasparenti e complete relative ai ritardi di valutazione degli stati di avanzamento dei Lavori. Anche se sono stati pubblicati alcuni dati sul sito del comune, la ricerca risulta ancora farraginosa e permangono i ritardi nelle pubblicazioni. Ma cosa ancor più grave – prosegue Blundo – è stata emanata una circolare dal Comune in contrasto con la ratio dell’articolo 11 inserito nel decreto enti locali, come ha rilevato anche il giudice Trifuoggi, nonché vicesindaco del Comune di L’Aquila».
«È grave che i nostri professionisti artigiani siano a tal punto penalizzati da costringerli a continui appelli, persino nella settimana santa, per evitare che le numerose affidabili maestranze presenti nell’Aquilano siano fatalmente costrette a lavorare come “dipendenti” all’interno delle imprese più grandi, non riconosciuti nella loro dignità di professionisti e tuttavia garantendo livelli esecutivi di eccellenza. Ben sapendo che il nostro tessuto sociale è in larga parte costituito da piccole ditte che già sono state costrette a lavorate in subappalto, con i compensi ridotti fino al 50% del totale versato dallo stato e ricavato dall’aumento dei bolli, per tutti. Non serve far interpretare l’articolo 11 – conclude la Senatrice pentastellata – serve annullare la circolare 14/91 dell’11-1 – 2016 e farlo prima della ricorrenza del sisma, dato che non è stato fatto prima della Pasqua.