Bologna-Pescara: la presentazione della partita

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Delfino a caccia dei primi punti stagionali, la squadra punta ancora forte sul colombiano

PESCARA – Segnali di ripresa. Ci piace esordire con questa frase alla vigilia della trasferta di Bologna che possa essere benaugurante dopo un’inizio di stagione dove era plausibile che i biancoazzurri avessero  incontrato più di una difficoltà, in una nuova categoria e con una squadra priva dei suoi elementi di spicco che stanno confermando il loro valore anche nei nuovi club.

Zero punti in classifica fanno storcere il muso e qualcuno già ipotizza una panchina in bilico. Sicuramente prematuro visto che la squadra è stata completata in corsa e ha bisogno di tempo per amalgamarsi e trovare una condizione atletica ottimale. Fa riflettere però il clima di “rassegnato sconforto” riscontrato in alcuni tifosi al termine della scorsa partita con la Samp, quasi fossero consapevoli che il potenziale della squadra non può essere competitivo per la serie.

Tre gare in poco più di 7 giorni per dare un segnale al campionato, tre partite sulla carta “abbordabili”. Si parte dal Bologna che dopo aver deluso a Verona ed aver pagato a caro prezzo le disattenzioni con il Milan, riesce a ribaltare la gara de L’Olimpico, grazie anche una grande forza di reazione e ad un pizzico di buona sorte

GLI 11 DI DOMENICA – Merito anche del suo tecnico, Pioli, che sta dando una buona quadratura ad una squadra che dopo aver perso due grandi giocatori come Di Vaio e Ramirez, si gode il risveglio di Gilardino, un bomber che potrà fare la differenza e continuare a regalare gol salvezza.

Salvo stop dell’ultimo minuto la squadra dovrebbe presentarsi al completo con un 4-3-1-2 con il possibile esordio dal primo minuto di Natali a far coppia con Antonsson e con Motta e Morleo esterni. A centrocampo Taider retrocederà a sinistra con Perez centrale e Pulzetti a destra. Kone dovrebbe giocare in posizione più avanzata a suggerir palloni per Gilardino e Diamanti che dovrebbe fungere da seconda punta nel tentativo di non dare punti di riferimento sul campo. Acquafresca, recuperato l’affaticamento muscolare sarà portato in panchina, pronto a subentrare in caso di necessità.

COSA TEMERE? – Per prima cosa i biancoazzurri devono scrollarsi di dosso lo scomodo soprannome di “cenerentola del campionato”. Punto primo perchè siamo solo alle prime giornate di gioco e in secondo luogo perchè se è vero che il gruppo non ha ancora un’identità, non mancano le individualità come quelle di Quintero e alcuni interessanti numeri di Vukusic. Certo la difesa è il primo perno dove prestare attenzione perchè con gente come Diamanti & company può essere sufficiente un pallone per sbloccare il match.

Il modulo presentato con la Samp non è da bocciare perchè se escludiamo la posizione di Balzano come esterno a destra (sarebbe stato meglio Caprari dal primo minuto), la squadra non era messa male in campo e ha subito in singoli episodi ma anche per merito di alcune pregevoli invenzioni degli avversari (vedi Obiang sul primo gol di Lopez o di Kristic nel lancio del 2-0 per Estigarribia).

Con Cascione e Colucci sulla linea mediana la squadra sarebbe in grado di reggere il confronto con i rossoblù che potrebbero soffrire le giocate e il dinamismo di Quintero. Pertanto si potrebbe optare per una squadra più spiccatamente offensiva con una punta in più a supporto di Vukusic che ha dimostrato che nell’uno contro uno ha i numeri per poter far male (due traverse in due palle gol ottenute).

CHI SCEGLIE STROPPA? – Le novità dovrebbero essere quelle di Bocchetti centrale al posto di Cosic a far coppia con Capuano con Zanon e Modesto confermati sulle corsie esterne. A centrocampo con Colucci e Cascione dovrebbe agire Nielsen che così darebbe più possibilità ad Emmanuel di prendersi qualche licenza offensiva in più. Alle spalle di Vukusic dovrebbe giocare Quintero che è molto piaciuto come trequartista e uno tra Caprari e Weiss con il primo favorito anche grazie al buon impatto della scorsa partita ed a una maggiore predisposizione al gioco di squadra. Stando così le cose si dovrebbe vedere un 4-3-2-1 pronto a diventare un 4-3-1-2 in fase di possesso palla. Una soluzione che potrebbe essere presa anche per fronteggiare l’avversario con la parità numerica a centrocampo. Sarà importante uscire dal Dall’Ara con una prova convincente per avere maggiore entusiasmo in vista del turno infrasettimanale di mercoledì prossimo contro il Palermo.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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